-
L'acqua deve essere sempre a disposizione e deve essere sempre limpida e fresca.
-
Le ciotole del cibo vanno ritirate dal pavimento sempre dopo i pasti. Se il cane non termina di mangiare, dopo dieci minuti, togli la ciotola e aspetta il pasto successivo prima di dargli nuovamente del cibo.
-
Alcune volte potresti far mangiare il cucciolo direttamente dalle mani, in modo da creare una associazione positiva nei tuoi confronti.
-
A sei/sette mesi passa a 2 pasti mattina e sera
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Dai 12 mesi sospendi le crocchette puppy e passa a quelle per adulti: un pasto o due al giorno.
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Gli eventuali premi alimentari fuori pasto (non sei un distributore automatico di snack, è sempre un baratto in cambio di un esercizio o di un comportamento voluto), diversi dalle usuali crocchette, vanno pesati e sottratti alla dose alimentare quotidiana.
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Piuttosto che comprare snack per cani pieni di additivi e schifezze (e sempre durante fasi di educazione o addestramento) è preferibile usare vera carne, preferibilmente bianca, cotta senza sale o grassi, tagliata a dadini. Se si usano i wurstel, preferibilmente di pollo o tacchino, bisogna prima farli bollire qualche minuto per eliminare i nitriti e nitrati usati come conservanti, assai dannosi per reni e fegato di un cucciolo in via di sviluppo, come di un adulto. Una volta a settimana puoi usare anche carne rossa, fegato o cuore cotti.
- Da cuccioli, almeno al principio, è consigliabile fare gli esercizi di educazione o addestramento, al momento del pasto, con le crocchette che usi di solito. Alcuni cuccioli, una volta assaggiata la carne vera, rifiutano il cibo anche per giorni per avere la bistecca...
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Per pulire i denti di un cane meglio dargli una mela intera, una carota, o del pane duro. Molto meglio degli appositi prodotti commerciali in vendita, spesso causa di intolleranze, problemi epidermici, digestivi, renali,...
Separazione
dal branco, viaggio in auto, primi lamenti
Il momento del
distacco del cucciolo dalla madre, da fratelli e sorelle, con
annesso primo viaggio in auto,
nuova famiglia e nuovi ambienti, è delicato e cruciale.
Sarebbe meglio che
il cucciolo avesse già preso confidenza con i futuri conviventi: in
tal modo, con alcune
visite presso la cucciolata, al momento della separazione il cane
avrà comunque 'a
disposizione' odori e sensazioni in parte a lui familiari.
Se ciò non fosse
possibile, bisogna restare almeno un paio d'ore con il cucciolo
e familiarizzare con
lui tutto il tempo, prima di portarlo via dalla famiglia di origine.
Porta una copertina
o un panno su cui hai dormito (in modo da impregnarlo con il tuo
odore), per tenere in grembo il cucciolo durante il viaggio in auto
e, fatti dare qualche cosa che abbia un odore familiare per aiutarlo
nel distacco.
Tieni presente che
il cucciolo potrà fare i bisogni o vomitare durante il viaggio,
attrezzati per affrontare tale
situazione.
Non dar da bere o da
mangiare al cucciolo prima e/o durante i primi viaggi, potresti
favoriresti la possibilità di vomito o evacuazioni varie!
Le reazioni dei
cuccioli al primo viaggio in macchina possono essere diverse:
dormire, lamentarsi, abbaiare, vomitare, fare i bisogni,
inquietudine.
Si consiglia di
tenere il cane sulle gambe di un passeggero o fra le braccia,
accarezzandolo e lodandolo dolcemente, solo se non si lamenta o abbaia: anzi, quando
il cane cerca di attirare la nostra attenzione con guaiti o abbaiando dobbiamo ignorarlo con
indifferenza, senza guardarlo negli occhi.
Qui comincia
l'educazione del cucciolo da parte dei suoi nuovi compagni di vita:
se noi
accarezziamo, o richiamiamo con la voce alla calma l'animale, per non
farlo frignare o lamentarsi, il
cucciolo imparerà che può ottenere la nostra attenzione frignando e uggiolando e
ripeterà questo comportamento sempre più spesso.
Anche il rimprovero,
in questo caso, non serve che a creare dubbi nel cane: l'indifferenza
ai lamenti e abbai e il
premio carezze-parole affettuose quando il cucciolo è tranquillo
sono alla base dell'educazione
per rinforzo positivo.
Qualsiasi cosa
faccia il cucciolo, rimani sempre in tranquillità senza perdere la
calma: rischieresti come
minimo di instigare nel cane il mal d'auto; la prima esperienza è determinante, se
tutto va bene il cane non soffrirà i viaggi, se perdi il controllo,
il cane si traumatizzerà,
collegando l'auto al tuo stato emotivo-negativo del momento.
Nuovo
branco, nuova casa
Il cucciolo ha
appena lasciato la famiglia di origine ed il suo luogo di nascita,
almeno per le prime quattro settimane non andrebbe lasciato solo per
più di quattro ore al giorno; ha bisogno di stabilire nuove
relazioni affettive (il cane è un animale sociale che vive in
branco) e di conoscere la sua nuova 'tana'.
I primi tempi che il
cucciolo dorme lontano dai fratelli sarebbe meglio non lasciarlo
solo; dovrebbe dormire in una
stanza dove può almeno sentire il respiro di uno dei nuovi
familiari, questo lo acquieterà.
Se il cucciolo si
lamenta di notte bisogna ignorarlo: se infatti accorriamo da lui
mentre uggiola o mugugna il
cane imparerà che lamentarsi è un modo efficace di ottenere la
nostra attenzione e
ripeterà questo comportamento con sempre maggior frequenza!
Il cucciolo deve
essere lasciato libero di ispezionare e annusare gli ambienti
domestici ed eventualmente
l'esterno della casa, seguilo per impedire che possa mettersi in
pericolo.
Sosta per un certo
tempo nel luogo in cui desideri farlo sporcare; nel caso improbabile sporchi esattamente
dove avrebbe dovuto, lodalo come se avesse vinto una medaglia alle olimpiadi.
Accompagnalo e sosta nei pressi delle ciotole che avrai predisposto
con acqua fresca e cibo per
cuccioli, lodalo nel caso in cui beva o mangi.
Accarezza il
cucciolo ovunque, anche mentre mangia; testa, arti, coda, schiena,
pancia, bocca, denti,
genitali, orecchie, dita delle zampe. Il cucciolo non deve mostrare
paura o aggressività.
Mentre mangia metti anche le mani nella ciotola e smuovi le
crocchette, così eviterai che si
possano sviluppare forme di possessività sul cibo.
I
primi approcci:
-
Fallo dormire su un panno che ha il tuo odore.
-
Non soffocare di attenzione il cucciolo; nei primi giorni è meglio lasciarlo tranquillo, aspettando le sue iniziative e rispettando la sua indipendenza nella conoscenza del nuovo territorio e dei nuovi familiari. Seguilo per evitare che possa creare danni o mettersi nei guai.
-
Prenderlo in braccio a forza, o costringere in qualunque modo il cucciolo, può creare traumi psichici anche gravi; se hai la pazienza di aspettare, il cucciolo farà tutto una volta che avrà piena fiducia in te.
-
Non piegarti sul cucciolo per accarezzarlo: sovrastare il cane è un atto di dominanza e, potrebbe intimorirsi in questo modo. Meglio avvicinarsi lateralmente, mettendosi in ginocchio o seduti per non sovrastarlo e spaventarlo con la nostra mole.
-
Anche guardare fisso negli occhi, finché il cucciolo non ti riconosce come membro del suo branco, è per i cani un gesto chiarissimo di minaccia e sfida. Per cui può capitare che un cucciolo, appena arrivato a casa, indietreggi abbaiando se lo guardi fisso negli occhi: devi conquistarti prima la sua fiducia!
-
Le prime volte che lo accarezzi non abbassare la mano dall'alto verso la testa; il cucciolo potrebbe intimorirsi, perché confonderebbe la carezza con una minaccia: meglio che la mano sia presentata, senza agitazione, col palmo aperto sotto o nei pressi del muso (magari con un bocconcino prelibato posto sul palmo della mano!).
-
Lascia che il cane annusi la tua mano e accarezzagli il mento dolcemente. Se ti lecca la mano lodalo sinceramente!
-
Per evitare che il cambiamento di ambiente possa essere traumatico e generare stress capaci di minarne la crescita, è opportuno dare al cucciolo, tutto il tempo necessario per ambientarsi.
Ricordiamo quali
sono gli elementi che mettono a proprio agio il cucciolo:
-
conoscenza del territorio
-
i luoghi e le loro funzioni
-
i rumori ricorrenti e conosciuti
-
gli odori familiari e rassicuranti
-
le presenze animali e umane ( rapporto con il gruppo sociale, branco) e i vari componenti del gruppo sociale ( gerarchia )
-
le scadenze quotidiane che regolano il suo orologio biologico
-
l'alimentazione corretta
-
i rinforzi positivi (carezze, coccole, premi alimentari e altro)
Devi, dove è
possibile, mantenere le stesse abitudini che aveva nell'ambiente
precedente poi, gradualmente
indirizzarlo ad usi più consoni alla nuova famiglia.
Al fine di aiutarlo
ad ambientarsi adeguatamente dovrebbe visitare tutta la
proprietà. Solo in futuro sarà utile e opportuno vietargli alcuni
ambienti.
Nel nuovo giaciglio
, se fosse possibile, sistemaci qualcosa che abbia l'odore del
precedente. Se non dovesse essergli gradito il luogo individuato da
te, osserva dove preferisce riposare e momentaneamente sistemalo dove
ha scelto; se dovesse nascondersi, inibisci tutti i nascondigli
costringendolo a scegliere luoghi più adatti.
Durante le ore notturne, se deve essere isolato dal resto della famiglia, potresti sistemare nei pressi del giaciglio una di quelle sveglie meccaniche che provocano il tic tac.
Durante le ore notturne, se deve essere isolato dal resto della famiglia, potresti sistemare nei pressi del giaciglio una di quelle sveglie meccaniche che provocano il tic tac.
Va ricordato che, il
più delle volte, il cucciolo prima di essere adottato dormiva in
compagnia durante l'isolamento
diurno. Potresti lasciare una radio o una tv accesa a basso volume;
dando l'impressione che ci
sia qualcuno in casa, si sentirà meno solo. Nei pressi del giaciglio sistema le ciotole
dell'acqua e del cibo, solo in futuro potrai sistemarle in luogo più
adatto.
Inizialmente tieni
gli stessi orari dei pasti dell'allevamento poi, gradualmente adotta degli orari più
comodi per la famiglia, mantenendoli costanti.
Inizialmente usa lo
stesso alimento che consumava in precedenza poi, se vuoi, potrai
cambiare tipo di alimentazione.
Evita di alzare la
voce in sua presenza, evita rumori forti: rumori di utensili, musica
ad alto volume, … devi abituarlo gradualmente.
Sia in casa che
fuori mantieni costanti le ore in cui lo devi portare a sporcare.
Evita di osservarlo
mentre sporca, fingi di interessarti ad altro non stargli troppo
addosso, deve imparare a cavarsela anche da solo perciò educalo a
momenti di separazione.
Ti renderai conto
del suo totale ambientamento, nel momento in cui vedrai che si muove
a proprio agio,
facendo propri il suo giaciglio e la zona dove mangia. Potrai notare
anche una buona confidenza con
te accennando approcci giocosi simili a piccole ribellioni, questo significa che si
fida di te e ha sostituito la figura del dominante che aveva in
precedenza.
Molti soggetti non
hanno bisogno di molto tempo (qualche giorno) per ambientarsi e, di
solito sono quelli più
dominanti ma, quando un cucciolo è leggermente sottomesso o inibito,
ha bisogno di maggior
tempo (anche alcune settimane) per acquisire fiducia in se stesso e
nel gruppo.
Evita l'isolamento
inutile e gratuito, ricorda che il cane è un animale sociale e
quindi ama vivere in compagnia.
Abituare
il cucciolo a stare da solo
Il cucciolo dovrà
abituarsi a rimanere solo in casa ed accettare quindi fin da subito l'isolamento
sociale; questo per ragioni pratiche di lavoro o altro, ma anche per
evitare che, a causa di piccole e
banali concessioni, diventi un soggetto padrone-dipendente. Devi permettere, e dove è
possibile favorire, il suo totale ambientamento nel nuovo territorio
in compagnia del nuovo
gruppo sociale. Per cominciare evita di soddisfare tutte le sue richieste, deve
imparare fin da piccolo a cavarsela un pochino da solo.
Durante la vita
quotidiana, approfitta per educarlo a sopportare la separazione e
l'isolamento.
In
appartamento
Chiamalo e fatti
seguire passando da una stanza all'altra, chiudi la porta alle
spalle, evita di parlare o di guardarlo negli occhi. Attento a non
spaventarlo o a fargli male nel chiudere la porta, eventualmente
inventa uno stratagemma per allontanarlo quanto basta. Per le prime
volte, esci immediatamente ignorandolo e senza dargli il tempo di
lamentarsi allontanati dalla porta chiusa. Provoca dei rumori per
evidenziare una tua qualsiasi attività.
Se piange per
richiamare la tua attenzione, non aprire assolutamente, fingi di non
sentire:
in uno di quei
momenti in cui, per prender fiato o per mettersi all'ascolto, si
zittisce, apri la porta ed entra nel
suo ambiente. Non guardarlo e non parlare, deve credere che lo hai
raggiunto, non perché ti stava
chiamando, ma per tua iniziativa e per motivi tuoi.
Ignoralo e fingi di
occuparti di qualcosa che non lo vede coinvolto, dopo qualche minuto
e comunque non appena si calma e si è abituato alla tua presenza,
chiamalo e coccolalo.
Ripeti spesso
cambiando ambiente, contesto e tempo di isolamento; con le stesse
modalità puoi simulare delle uscite di casa, con abiti diversi e
portando con te oggetti diversi. Lo scopo è di evitare che si
generino riflessi condizionati legati al contesto, ricorda che anche
i rientri a casa devono avvenire in orari diversi.
Ricorda che il cane
non ha la esatta percezione del trascorrere del tempo; le sue
risposte e le sue reazioni sono relative ad un personale orologio
biologico che gli ricorda i quotidiani momenti vitali, come l'ora del
pasto, della passeggiata o altro.
Anche quando sarà
ben educato a rimanere solo, adotta sempre degli opportuni
atteggiamenti per uscire e rientrare a casa.
In
giardino
Dovrà avere un
ricovero che lo protegga dalle intemperie e dal sole, ideale la
sistemazione in un kennel (box apposito)
adeguato e collocato opportunamente.
In assenza di un
kennel dedicato, dovrai considerare il giardino intero come un grande
kennel.
Perciò,
l'espressione ‘entrare o uscire dal kennel’ potrebbe essere
‘entrare o uscire dal giardino’.
Chiamalo e, non
appena ti raggiunge, invitalo a seguirti, entra nel kennel senza
guardarlo o parlargli.
Fingi di essere
indaffarato dandogli le spalle.
Se non entra, dopo
qualche momento, esci senza guardarlo o parlare, lascia l'ingresso
del kennel aperto.
Gioca allegramente
con lui riproverai l'indomani, fino a quando non ti raggiungerà
all'interno del kennel senza costrizioni.
Se entra e ti
raggiunge, accarezzalo distrattamente: deve essere evidente che hai
notato la sua presenza ma che ora non hai
tempo da dedicargli.
Dopo qualche momento
di ambientamento, esci dal kennel impedendogli di uscire con te, evita di parlargli e
di guardarlo.
Se è riuscito a
seguirti rientra e ricomincia, ritenterai qualche minuto dopo.
Chiudi la porta alle
tue spalle e, senza voltarti, allontanati uscendo dal suo campo
visivo, per le prime volte
rientra immediatamente ignorandolo e senza dargli il tempo di lamentarsi.
Se non si lamenta e
non tenta di farti rientrare, avrai buone probabilità che in futuro sopporti anche
lunghi periodi di isolamento.
Se si lamenta
guaendo o abbaiando, per attirare la tua attenzione, fingi di non
sentirlo; in uno di quei
momenti in cui, per prender fiato o per mettersi all'ascolto, si
zittisce, apri la porta ed entra nel
suo ambiente. Non guardarlo e non parlare, deve credere che lo hai
raggiunto, non perché ti stava
chiamando, ma per tua iniziativa e per motivi tuoi.
Ignoralo e fingi di
occuparti di qualcosa che non lo vede coinvolto. Dopo qualche minuto
e comunque non appena si calma
e si è abituato alla tua presenza, chiamalo e coccolalo.
Ripeti spesso
cambiando contesto e tempo di isolamento.
Socializzazione
Visto che il tuo
cane è destinato a vivere con te nella società degli umani, la sua
socializzazione deve essere finalizzata ad accettare tutti gli
animali e le persone con i quali, potenzialmente, potrebbe entrare in
contatto. Questo processo ha inizio fin dai primi giorni di vita ed
in sequenza: la sua mamma, il suo allevatore e tu come tutore per la
vita. Naturalmente le azioni elencate dovrebbero essere mantenute in
particolare per il periodo necessario alla socializzazione iniziale,
in futuro sarà l'esperienza individuale a suggerire i comportamenti
da tenere.
In casa, NO:
-
evita di stargli troppo addosso
-
evita i giochi violenti
-
evita di alzare la voce anche se non rivolto a lui
-
evita i rumori forti se sono sotto il tuo controllo
-
controlla sempre i giochi con i bambini o ragazzi
-
evita di costringerlo
-
evita le punizioni corporali
-
inibisci i nascondigli dove vorrebbe nascondersi
-
evita di farlo dormire a letto
-
evita gli inutili supplementi alimentari
In casa, SI:
-
gioca spesso tenendo conto della sua indole
-
se è attivo fallo perdere spesso
-
se è passivo fallo vincere spesso
-
i pasti devono essere forniti a turno da tutti i componenti della famiglia
-
parlagli con frequenza rivolgendoti a lui con dolcezza per accarezzarlo o complimentarti con lui
-
favorisci il contatto con ospiti adeguatamente istruiti
Fuori casa, NO :
-
evita di passeggiare tenendolo in braccio. Se non è in sicurezza stando a terra, significa che l'ambiente non è adatto, meglio cambiare posto oppure lasciarlo a casa
-
evita ambienti troppo affollati
-
evita ambienti troppo rumorosi
-
evita di farlo accarezzare spesso e da tutti
-
evita che lecchi le mani di tutti coloro che incontra
-
evita di entrare in contatto con cani adulti sconosciuti
-
evita di proteggerlo da tutto e da tutti in modo eccessivo
Fuori casa, SI:
-
passeggia tenendolo al guinzaglio in ambienti privi di pericoli
-
frequenta ambienti con persone sconosciute
-
frequenta parchi giochi con bambini evitando le resse intorno a lui
-
fermati spesso a conversare con sconosciuti, in accordo con loro, poggia una mano sulla loro spalla in modo evidente
-
congedandoti dalle persone, rimani fermo e attendi che si allontanino
-
fallo accarezzare da persone conosciute o comunque istruite a farlo accucciandosi accanto a lui
-
permettigli di annusare per soddisfare la sua curiosità
-
favorisci il contatto con altri cani in accordo con i relativi proprietari
-
incoraggialo al gioco con i suoi simili
-
sosta ad osservare i passanti o il traffico cittadino tenendolo sul seduto con guinzaglio lento, inizialmente lontano dalla confusione, più avanti in modo più attivo.
-
Attento alle aree cani pubbliche, spesso igienicamente trascurate e veicolo di giardia e altre malattie trasmissibili dalle feci e urine canine.
Il
trasportino
Il cane è un
animale che vive parte della sua vita naturale in una tana. I
cuccioli e gli adulti hanno bisogno di una
tana: un posto dove potersi rifugiare e/o dormire. Il trasportino non
è dunque una prigione
orrenda per il cane, ma l'esatto contrario, a condizione che lo si introduca da
cuccioli (è spesso possibile con pazienza e positività assuefare
anche un adulto) con il
rinforzo positivo; lodi e/o bocconcino.
Se ci pensi bene
anche noi viviamo tranquillamente i nostri 'trasportini': case,
automobili, ascensori, navi,
treni, aerei,...
Associare al
trasportino l'idea della tana nel cucciolo, e nell'adulto quando
possibile, ci consentirà di poter
viaggiare con i nostri animali e svolgere attività sportive ed
educative o anche gare di
bellezza: tutte situazioni in cui il cane deve passare alcune ore,
tranquillamente, all'interno di un
trasportino.
Anche in caso di
incidenti stradali, il trasportino è sicuramente da preferire ad
altri sistemi di trasporto perché
protegge parzialmente i cani dal rischio di contraccolpi da impatto.
Il
cucciolo sporca in casa
Il problema del
cucciolo che sporca in casa, è legato fondamentalmente a due
fattori: alimentazione ed
educazione.
Tutto ciò che
coinvolge le attività intestinali, rientra nella sfera della
alimentazione.
L'educazione è
indispensabile per avere il controllo e la fiducia del cucciolo, che
accetterà i nostri interventi
senza subire traumi.
I vecchi metodi coercitivi che i nostri antenati hanno sempre adottato (mettere il muso del cane dentro le feci), oltre ad essere inefficaci sotto il profilo educativo, hanno il potere di procurare traumi che possono sfociare in veri e propri stress: il cucciolo non sporca e trattiene i suoi bisogni per timore che qualcuno lo sgridi o infili il suo muso nelle feci. Oppure può arrivare a mangiare le feci per non farle trovare, innescando comportamenti ossessivi come la la coprofagia o la pica.
I vecchi metodi coercitivi che i nostri antenati hanno sempre adottato (mettere il muso del cane dentro le feci), oltre ad essere inefficaci sotto il profilo educativo, hanno il potere di procurare traumi che possono sfociare in veri e propri stress: il cucciolo non sporca e trattiene i suoi bisogni per timore che qualcuno lo sgridi o infili il suo muso nelle feci. Oppure può arrivare a mangiare le feci per non farle trovare, innescando comportamenti ossessivi come la la coprofagia o la pica.
Va considerato che
il cucciolo non ha ancora assimilato abitudini negative o positive ed
il suo comportamento, puramente istintivo, risponde alle più
naturali necessità corporali.
Nozioni base:
-
usa solo alimenti adatti ai cani, per cuccioli.
-
la dieta deve essere adeguata all'età ed all'attività del cucciolo.
-
gli orari dei pasti devono essere sempre gli stessi.
-
i premietti alimentari non devono essere somministrati mentre il cane è in fase digestiva.
-
le eventuali variazioni di dieta o di tipo di alimento, devono avvenire gradualmente allo scopo di evitare cattive digestioni.
Osservazioni:
-
controlla l'ora in cui sporca (feci) e registra il tempo trascorso dall'ultimo pasto.
-
registra tutti i posti che vengono utilizzati per sporcare.
-
controlla se cerca di nascondersi per sporcare o se lo fa anche in tua presenza.
-
i cuccioli, come tutti i cani, prima di sporcare ruotano su se stessi annusando a terra, puoi approfittare di questo segnale per anticipare le sue mosse.
Interventi:
-
sposta l'ora dei pasti in modo da regolare l'ora in cui dovrà sporcare.
-
comincia con il portarlo fuori con frequenza (ogni due ore o anche meno), aumentando di giorno in giorno il tempo fra un'uscita e l'altra.
- premialo quando riesce a sporcare nel luogo scelto da te.
-
ricorda che il cane, in particolare il cucciolo, sporca: dopo aver dormito o riposato, dopo aver giocato, dopo un forte stress, dopo aver mangiato ed altro, comunque dopo un evento di una certa rilevanza.
-
nel caso di pipì molto frequenti, potrebbe essere utile razionare la somministrazione dell'acqua, fornendola poco prima di essere disponibili al controllo diretto del cucciolo (se il fenomeno delle urine frequenti persiste consulta il veterinario).
-
limita gli spazi che il cucciolo può frequentare da solo.
-
pulisci dove sporca senza farti vedere.
-
evita di castigarlo (non capirebbe).
-
se tende a nascondersi per sporcare, dotalo di un collare con campanello ed inibisci i nascondigli.
-
se ti rendi conto che è prossimo a sporcare, richiamalo con dolcezza, distrailo senza fargli fare bruschi movimenti, mantieni lo stato di distrazione e accompagnalo nel luogo che tu hai scelto come gabinetto.
-
dopo aver lavato bene il luogo dove ha sporcato, stendi dei fogli di giornale/traversina dove ha sporcato.
-
ogni volta che il cucciolo cambia posto, fai la stessa operazione.
-
quando arriva a sporcare su di un giornale/traversina, sostituiscilo con uno pulito ed incomincia a toglierne qualcuno non più utilizzato.
-
se lo fa su più giornali/traversine (quando li sostituisci) avvicinali di un poco fra loro.
-
nel caso in cui sporchi di nuovo sul pavimento, ricomincia: quando sporcherà sempre sullo stesso giornale/traversina, togli il resto e lascia solo quello che verrà sporcato.
-
ogni giorno sposta il giornale/traversina di qualche palmo verso il luogo che tu hai scelto come gabinetto (nel caso fosse fuori casa, il luogo sarà la porta d'ingresso).
-
nel luogo che hai scelto (anche se fosse fuori casa), metti un giornale/traversina , meglio se contiene gli odori dei suoi bisogni.
-
porta il cucciolo dove c'è il giornale/traversina e lascialo fare e, senza osservarlo e senza parlare. Allontanati di qualche passo, non deve essere condizionato dalla tua presenza.
-
nel caso ti renda conto che non ha capito, riportalo in casa, rimetti il giornale/traversina nel punto in cui era il giorno prima e, prima di ripetere l'operazione, aspetta qualche giorno.
-
se non sporca immediatamente, resta fuori molto più del solito ed aspetta. Ricorda che ogni cane ha bisogno di trovare un posto che sia di suo gradimento, non sporcherebbe in un posto a caso, il luogo deve avere delle caratteristiche particolari che purtroppo conosce solo lui. Il tuo compito sarà quello di individuarlo per riproporle in futuro.
-
durante la fase di preparazione, quando annusa per cercare il punto giusto , non devi assolutamente osservarlo in modo diretto, dovrai rimanere immobile senza generare stimoli che lo possano distrarre, ricorda che a volte è sufficiente un colpo di tosse per distoglierlo dalla sua concentrazione. Ogni cane hai i suoi tempi, perciò rispettali, per alcuni sono necessari anche parecchi minuti.
-
dopo che ha sporcato lodalo ed eventualmente premialo con dei bocconcini appetitosi.
-
dovrai essere attento e immediato, passati pochi secondi o spostandosi di qualche metro, il premio non avrebbe nessun valore educativo in quando non verrebbe associato all'azione precedente.
Conclusioni:
Se osserverai
attentamente il tuo cucciolo ti renderai conto che, in ogni suo
movimento, sono nascosti
segnali ben precisi che anticipano o annunciano un particolare comportamento.
Fra questi segnali, è possibile individuare il momento che precede
il bisogno di sporcare,
dandoti modo di intervenire adeguatamente.
Prime
passeggiate
Come guinzaglio si
può usare una cordicella (lunga almeno un paio di metri) che avremo annodata al
collarino. La lunghezza della corda (che talvolta è bene sia
addirittura un intero rotolo) darà
agevolmente al cucciolo la possibilità di allontanarsi e di
riavvicinarsi a noi, senza tirare sul
guinzaglio né essere tirato.
I guinzagli corti
sono quelli che insegnano al cane a tirare e quindi dovrebbero essere
evitati.
La prima passeggiata
sarà brevissima: al massimo 5 minuti d’orologio. Possibilmente in
un posto naturale, senza troppe distrazioni.
Il mondo nuovo, i
nuovi odori interesseranno assai il cucciolo, che spesso si
dimenticherà di noi per buttarsi qua e là, fiutando,
meravigliandosi, anche spaventandosi. Talora tirerà la corda.
balzerà come un puledro. rifiuterà di seguirci, si butterà a
pancia in aria.
Chiniamoci verso di
lui, parliamogli dolcemente, rincuoriamolo.
Offriamogli
bocconcini e lodi!
Dobbiamo ottenere
che il piccolo ci segua per qualche decina di metri, sempre
lasciando la corda
molle, in modo che non abbia il senso d’una coercizione eccessiva.
Invitiamolo con le
parole e con il corpo a seguirci.
Trascorsi i 5
minuti, rimettiamolo in auto e, a casa festeggiamolo esageratamente.
Le prime passeggiate
avverranno in luoghi poco frequentati, quando il cucciolo è a pancia
vuota, per non causare un
indebolimento degli arti.
Il giorno seguente
altra passeggiata, prolungandola a 7 minuti, in meno d'una
settimana il piccolo
s‘abituerà a seguire per 10 minuti il lungo braccio
dell'addestratore.
Le passeggiate non
saranno più lunghe di 15 minuti al giorno fino a 6
mesi. 30 minuti al
massimo fra i 6 e i 9 mesi. Al massimo 45 fra i 9 e i 12 mesi.
Ricordare che al
guinzaglio l’allievo va sempre portato a sinistra (o comunque
sempre dallo stesso lato) per evitare che incroci sempre la nostra
strada passando da un lato all’altro.
Dobbiamo ottenere
che ci segua, ma non esigere che divenga uno schiavo attaccato al nostro tallone. Il
cane è un animale curioso, la sua curiosità ci è assai utile
nell'addestramento.
Perciò non
comprimiamola. Allunghiamo la corda quand‘egli si butta a odorare
questo o quello, quando indietreggia.
Quando avanza evitiamo ch‘egli s’abitui a tirare, richiamiamolo a noi di tanto in
tanto, spostiamo la sua attenzione dal mondo esterno alla nostra persona, ma senza
spegnere l'interesse per quel che incontra.
Bisogna formare il
cucciolo. non deformarlo.
Quando le
passeggiate sono divenute abituali, quando ormai sa camminare
discretamente al guinzaglio, possiamo esercitare la sua obbedienza in
luoghi vari, in diverse circostanze.
Le gallerie di
molti centri commerciali che accettano la presenza dei cani, sono
eccellenti luoghi di socializzazione con umani e altri cani, molto
più igienici delle aree cani pubbliche e gratuite.
Il
cane tira al guinzaglio
Durante
l'addestramento l'importanza dell'inflessione vocale è enorme.
Il cucciolo non bada
tanto al significato della parola quanto al tono con cui viene
pronunciata. E' quindi di massima
importanza saper mutare opportunamente il tono della voce, col
variare delle circostanze.
Tutti gli esercizi
vanno, in principio, svolti in un luogo privo di distrazioni
eccessive: una stanza o il giardino
di casa possono servire allo scopo. Successivamente si eseguiranno in contesti pubblici,
badando sempre che gli stimoli esterni non siano sovrabbondanti,
almeno sino a che il
cucciolo non abbia acquisito dimestichezza con la condotta al
guinzaglio.
Qui di seguito
alcune tecniche d'insegnamento:
Tecnica per tutti
-
recati in un luogo privo di stimoli, meglio al mattino quando è molto attivo.
-
non permettergli mai di scegliere il percorso della passeggiata, possibilmente cambia spesso percorso.
-
se tira fermati e fallo sedere accanto a te. Non guardarlo mai negli occhi, fai in modo di osservarlo senza incrociare il suo sguardo, se non si siede non insistere ma resta sul posto.
-
controlla e correggi in continuazione i suoi movimenti col guinzaglio fino a quando, infastidito, si siede o comunque resta fermo.
-
quando si siede o resta fermo, attendi qualche secondo poi, riparti in direzione diversa da quella precedente, pronunciando un parola d'intesa come “ Andiamo”.
-
se ricomincia a tirare, ripeti da capo senza scoraggiarti ad ogni ripartenza
Tecnica un po'
più atletica
Se tira fermati, fai
immediatamente inversione di marcia e , non appena è di nuovo in posizione riprendi
senza rallentamenti in direzione opposta (non guardarlo e non
parlargli) se ti supera
nuovamente, ripeti l'inversione cambiando nuovamente direzione.
Continua ad invertire il senso
di marcia fino a quando il cane sconcertato, rimane al tuo fianco,
fallo sedere per qualche
istante poi riprendi la marcia.
Tecnica del viale
alberato (o dell'ostacolo)
Questa è un'ottima
tecnica che può essere applicata in un viale alberato, in presenza
di lampioni stradali o paletti.
Lasceremo che il
cane prosegua liberamente in avanti e, giunti presso il primo albero
o palo, permetteremo al cane
di sopravanzarlo sulla sinistra, mentre noi, lasciando molle il
guinzaglio, proseguiremo alla destra dell'albero: il guinzaglio si troverà ben
presto a cappio intorno all'albero,
con il cane da una parte ed il conduttore dall'altra.
Esaurita la
lunghezza del guinzaglio, il cane non potrà più proseguire.
Rimanete fermi e
fategli risolvere da solo il problema chiamandolo a voi.
Non ci metterà
molto a capire che deve tornare indietro e mettersi al fianco per
proseguire la passeggiata.
Non appena sarà al
fianco fategli i complimenti, nonostante la sua confusione, e
continua la
passeggiata, ripetendo il tutto all'albero o ostacolo successivo.
In genere entro 10
alberi il cane non cade più nel tranello e cammina al fianco.
Esercitiamo
frequentemente il cane a marciare al nostro fianco, mentre compiamo
le evoluzioni più
diverse: cambi di passo, andatura, svolte a destra e a sinistra,
dietro front improvvisi…
Guardami negli
occhi: esercizio Doggy Zen
Attraverso l'uso di
bocconi succulenti (e successivamente palline, trecce,salamotti,...) si concentra
l'attenzione del cane sul conduttore e lo si condiziona a guardarci
negli occhi per richiedere
e ricevere il premio.
L'esercizio è
semplice: ci si pone dinanzi al cane con un boccone nascosto in
entrambe le mani chiuse. Le braccia allungate orizzontalmente lontano
dal corpo.
Il cucciolo tenderà
a tenere lo sguardo sulle mani col cibo, ma, finché non ci guarderà
negli occhi non dovremo dargli nulla.
Nel momento esatto
in cui il cane ci guarda negli occhi dobbiamo premiarlo col boccone e
fargli i complimenti.
Non bisogna premiare
il cane sempre con la stessa mano, ma alternare i premi col la destra
e la sinistra, in maniera casuale. Altrimenti il cucciolo sarà
presto in grado di prevedere quale mano lo premierà.
Quando il cane ha
capito che ci deve guardare negli occhi per ricevere il boccone, non
guarda più le mani e cerca
il nostro sguardo, possiamo variare leggermente i tempi di attesa del premio,
aumentando gradualmente il tempo d'attesa.
Se praticato spesso,
in 2/3 sedute brevissime di 40/50 secondi al giorno,
questo esercizio farà di
noi il punto di riferimento del cane.
Soprattutto
all'inizio, non bisogna mai annoiare un cane con esercizi troppo
lunghi, e non appena ti
accorgi che il cane si distrae o non è interessato, è quello il
momento giusto per smettere. Senza
interesse il cane può eseguire esercizi, ma certamente non li
apprende.
Se il cane è
inappetente, si può provare a fare gli esercizi all'ora del pasto,
in modo che sia affamato. Oppure
partire direttamente con un gioco amato dal cane (palline, trecce,...), tenendo
presente che il gioco, nella maggior parte dei casi, alza la soglia
di eccitazione del
cane; diversamente dai bocconi che permettono un lavoro più pulito e semplice.
Comandi: 'No!'
Al primo ordine,
l’allievo deve interrompere qualsiasi azione stia compiendo. Se il cuccioletto sta per
salire su una poltrona o tenta di mordicchiare un mobile o entra in una stanza
proibitagli (ad esempio la cucina) o sta facendo qualcosa
d’inopportuno, si deve correggerlo con
l’ordine ‘No!’, pronunciato nettamente, ma senza gridare.
Per le prime volte
il cucciolo non capisce, naturalmente. Smetterà di
proseguire nell'azione
inopportuna e vi guarderà incuriosito.
Chiamatelo a voi:
bocconcino, lode, carezza. Nei primi tempi bisogna pronunciare il
'No!' solo dopo che avrete
avvicinato il piccolo, in maniera che il 'No!' coincida col
comportamento sgradito.
Più tardi potrete
unire al 'No!' il lancio rumoroso d’un mazzetto di chiavi (o d'una
catenella) che avrete abitualmente
in tasca. Mentre l'allievo sta compiendo l’azione inopportuna, restate a distanza,
limitandovi a lanciare chiavi o catenella in modo da fare rumore
senza colpire il cucciolo.
Non bisogna farsi
vedere dall’animale quando si effettua in lancio a parabola, in
modo che abbia l'impressione che il rumoroso oggetto cada dal cielo.
Nel momento in cui il mazzetto o catenella sta per far rumore cadendo
sul pavimento, pronunciate contemporaneamente il vostro 'No!'.
Il piccolo
s'arresterà stupito, odorerà l’oggetto precipitato nelle sue
vicinanze e voi immediatamente gli andate vicino, lo chiamate
allegramente per nome, lo consolate, lo premiate, lo carezzate.
Il 'No!' corrisponde
ai comportamenti da evitare. Nel branco, gli verrebbero insegnati da
madre, padre e adulti.
Comandi: Lascia!
Errori di fondo che
attivano effetti contrari:
-
rincorrere il cane
-
tentare di strappare dalla bocca l'oggetto trattenuto
-
urlare parole a lui incomprensibili
-
picchiarlo sul muso o in altre parti del corpo
-
lottare
Allo scopo di
generare un riflesso positivo nel momento in cui pronunci il comando
lascia, devi simulare una vasta gamma di situazioni, che
potenzialmente si possono generare durante la vita quotidiana, ed
intervenire in modo adeguato:
Fase 1
-
l'azione deve avvenire in assenza di distrazioni
-
procurati due giochi conosciuti dal cane e dei premi alimentari
-
uno dei giochi deve essere attivo, l'altro devi tenerlo nascosto; invitalo a giocare facendogli prendere il gioco fra i denti, genera una certa resistenza come se volessi portarglielo via
-
se ti lascia vincere, procurati un nuovo gioco che lo stimoli maggiormente
-
se tende a lottare per conservare l'oggetto, lascialo vincere
-
se si allontana rimani fermo sul posto
-
se rimane fermo spostati lentamente di qualche passo
-
avvicinati come se volessi portargli via il gioco
-
estrai il gioco che tenevi celato e fai in modo che lui lo veda
-
allontanati bruscamente di qualche passo giocando con il nuovo gioco
-
se non è interessato al nuovo gioco, sostituiscilo con uno più stimolante e ricomincia
-
se ti si avvicina o ti segue interessato, devi stimolarlo ad impossessarsi del gioco che hai in mano
-
nel momento esatto in cui capisci che sta per abbandonare, meglio mentre abbandona, il gioco che teneva fra i denti, pronuncia a voce alta e ben scandito il comando: lascia
-
fallo giocare intensamente, sempre giocando avvicinati al gioco abbandonato, eventualmente toccalo, come per caso. Rallenta il gioco fino a fermarti, premialo con le crocchette accarezzandolo e complimentandoti con lui.
-
ripeti più volte in condizioni diverse, una sola volta al giorno, facendo entrare in gioco anche eventuali distrazioni o presenze. Devi stare attento a pronunciare il comando nel momento esatto in cui abbandona l'oggetto.
Passa alla fase 2
quando la parola lascia significa qualcosa per il cucciolo.
Fase 2:
-
rimani immobile e richiama la sua attenzione chiamandolo per nome.
-
estrai il gioco nascosto e senza agitarlo faglielo prendere.
-
nel momento in cui ti guarda, pronuncia il comando lascia in modo chiaro e netto.
-
se non ha lasciato l'oggetto che teneva tra i denti, torna alla fase 1 e ripeti qualche altra volta: non appena si avvicina, lodalo e premialo con qualche crocchetta, prima fallo giocare con il gioco, in seguito interrompi dopo averlo premiato.
-
avvicinati al gioco abbandonato e se noti un suo interessamento, usa il comando no.
Il
cucciolo mordicchia
Uno dei
comportamenti del cucciolo in tenera età che provoca maggiori disagi
ai loro padroni è il
mordere, o meglio il mordicchiare in continuazione, con particolare
accanimento e attenzione per le
mani. Mordicchiare è un comportamento del tutto normale e naturale,
non deve essere assolutamente
ricondotto ad un carattere aggressivo o ad un riflesso di difesa
attiva, va
ricordato che, per
il cucciolo, l'uso della bocca è finalizzato a conoscere ed
esplorare l'ambiente che lo circonda ed in
particolare a socializzare con tutti i soggetti che si rapportano con
lui durante la vita quotidiana.
Questi atteggiamenti, indipendentemente dal tuo intervento,
tenderanno a diminuire
con la crescita ma,
se non controllati e contenuti entro canoni accettabili, possono
trasformarsi in future cattive
abitudini, complesse da affrontare nell’età adulta.
Atteggiamenti da
evitare:
-
sgridarlo: non serve a nulla se non ad eccitarlo maggiormente.
-
lottare con le mani è assolutamente da evitare.
-
fare tira e molla con con vecchi indumenti: giustificherebbe il suo gioco di aggredire maniche e pantaloni. Il gioco di contendersi un oggetto, potrà essere avviato quando il cucciolo avrà imparato ad ubbidire accettando le regole del gioco.
-
pronunciare frasi come se ci capisse: sarebbe fiato sprecato
-
picchiarlo: otterrebbe certamente un risultato immediato ma potrebbe generare traumi da mancata difesa che emergerebbero in futuro.
-
fornirgli bocconi premio per farlo smettere: renderebbe gratificante l'azione rinforzandola.
-
avvicinare il viso al suo muso, quando è eccitato: potresti rischiare delle morsicature o alla meglio delle testate.
Atteggiamenti da
tenere per interrompere l'azione:
-
provoca rumori improvvisi, meglio se sconosciuti.
-
pronuncia un parola secca ed improvvisa, esempio 'ahi!'.
-
batti una mano su un piano rumoroso, ad esempio sul tavolo.
-
con le mani libere batti le mani, una volta sola ma rumorosa.
-
lancia un sonoro fischio.
-
proponi alternative conosciute (giochi da mordere).
-
distrailo con un gioco accattivante e conosciuto permettendogli di prenderlo. Ricorda che gli oggetti dovranno essere morbidi ed elastici in modo tale che riesca ad usare le mandibole.
-
mostragli una pallina per poi lanciarla in modo che la rincorra, ricorda che le palline dovranno essere della misura delle sue fauci.
Interagisci
con lui:
-
sollevalo da terra per portarlo nel suo giaciglio, dove lo farai sedere e gli darai un premio.
-
dagli il comando seduto (se non lo conosce, educalo) al fine di controllarlo e premialo se esegue correttamente il comando.
-
dagli il comando seduto fermo (se non lo conosce, educalo) e allontanati senza parlare o guardarlo, lasciandolo sul posto. Poco dopo, lo chiamerai, e lo premierai se ti raggiunge.
-
educalo al comando NO
-
educalo al comando lascia
Azioni
correttive:
-
se il cucciolo è tendente al dominante, evita i giochi violenti ed il contrasto fisico, intervieni sul carattere.
-
se il cucciolo è gregario (sottomesso), puoi dargli dei buffetti ai lati del muso, sia prima che durante l 'azione, per infastidirlo e dissuaderlo dal continuare. Non è coercizione, è usare i suoi stessi mezzi ed invertire i ruoli. Attento a colpirlo solo ai lati del muso, mai sopra o sotto. Smettila di infastidirlo quando il cucciolo non morde più, oppure interrompe la sua azione, proponi un gioco che lo veda coinvolto in modo piacevole e dinamico.
Se non stimolato, e
con una adeguata educazione di base, questo comportamento tende a scomparire, quasi
naturalmente, con la crescita e l'interesse per altre attività
ludiche.
Gli interventi
dovranno essere mirati e costanti, naturalmente con la collaborazione
di tutti i componenti della famiglia (gruppo) e di tutti coloro che
interagiscono con il cucciolo con frequenza e
regolarità.