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Consigli per i cuccioli



addestramento del cane


  • L'acqua deve essere sempre a disposizione e deve essere sempre limpida e fresca.
  • Le ciotole del cibo vanno ritirate dal pavimento sempre dopo i pasti. Se il cane non termina di mangiare, dopo dieci minuti, togli la ciotola e aspetta il pasto successivo prima di dargli nuovamente del cibo.
  • Alcune volte potresti far mangiare il cucciolo direttamente dalle mani, in modo da creare una associazione positiva nei tuoi confronti.
  • A sei/sette mesi passa a 2 pasti mattina e sera
  • Dai 12 mesi sospendi le crocchette puppy e passa a quelle per adulti: un pasto o due al giorno.
  • Gli eventuali premi alimentari fuori pasto (non sei un distributore automatico di snack, è sempre un baratto in cambio di un esercizio o di un comportamento voluto), diversi dalle usuali crocchette, vanno pesati e sottratti alla dose alimentare quotidiana.
  • Piuttosto che comprare snack per cani pieni di additivi e schifezze (e sempre durante fasi di educazione o addestramento) è preferibile usare vera carne, preferibilmente bianca, cotta senza sale o grassi, tagliata a dadini. Se si usano i wurstel, preferibilmente di pollo o tacchino, bisogna prima farli bollire qualche minuto per eliminare i nitriti e nitrati usati come conservanti, assai dannosi per reni e fegato di un cucciolo in via di sviluppo, come di un adulto. Una volta a settimana puoi usare anche carne rossa, fegato o cuore cotti.
  • Da cuccioli, almeno al principio, è consigliabile fare gli esercizi di educazione o addestramento, al momento del pasto, con le crocchette che usi di solito. Alcuni cuccioli, una volta assaggiata la carne vera, rifiutano il cibo anche per giorni per avere la bistecca...
  • Per pulire i denti di un cane meglio dargli una mela intera, una carota, o del pane duro. Molto meglio degli appositi prodotti commerciali in vendita, spesso causa di intolleranze, problemi epidermici, digestivi, renali,...

Separazione dal branco, viaggio in auto, primi lamenti
Il momento del distacco del cucciolo dalla madre, da fratelli e sorelle, con annesso primo viaggio in auto, nuova famiglia e nuovi ambienti, è delicato e cruciale.
Sarebbe meglio che il cucciolo avesse già preso confidenza con i futuri conviventi: in tal modo, con alcune visite presso la cucciolata, al momento della separazione il cane avrà comunque 'a disposizione' odori e sensazioni in parte a lui familiari.
Se ciò non fosse possibile, bisogna restare almeno un paio d'ore con il cucciolo 
e familiarizzare con lui tutto il tempo, prima di portarlo via dalla famiglia di origine.
Porta una copertina o un panno su cui hai dormito (in modo da impregnarlo con il tuo odore), per tenere in grembo il cucciolo durante il viaggio in auto e, fatti dare qualche cosa che abbia un odore familiare per aiutarlo nel distacco.
Tieni presente che il cucciolo potrà fare i bisogni o vomitare durante il viaggio, attrezzati per affrontare tale situazione.
Non dar da bere o da mangiare al cucciolo prima e/o durante i primi viaggi, potresti favoriresti la possibilità di vomito o evacuazioni varie!
Le reazioni dei cuccioli al primo viaggio in macchina possono essere diverse: dormire, lamentarsi, abbaiare, vomitare, fare i bisogni, inquietudine.
Si consiglia di tenere il cane sulle gambe di un passeggero o fra le braccia, accarezzandolo e lodandolo dolcemente, solo se non si lamenta o abbaia: anzi, quando il cane cerca di attirare la nostra attenzione con guaiti o abbaiando dobbiamo ignorarlo con indifferenza, senza guardarlo negli occhi.

Qui comincia l'educazione del cucciolo da parte dei suoi nuovi compagni di vita:
se noi accarezziamo, o richiamiamo con la voce alla calma l'animale, per non farlo frignare o lamentarsi, il cucciolo imparerà che può ottenere la nostra attenzione frignando e uggiolando e ripeterà questo comportamento sempre più spesso.

Anche il rimprovero, in questo caso, non serve che a creare dubbi nel cane: l'indifferenza ai lamenti e abbai e il premio carezze-parole affettuose quando il cucciolo è tranquillo sono alla base dell'educazione per rinforzo positivo.
Qualsiasi cosa faccia il cucciolo, rimani sempre in tranquillità senza perdere la calma: rischieresti come minimo di instigare nel cane il mal d'auto; la prima esperienza è determinante, se tutto va bene il cane non soffrirà i viaggi, se perdi il controllo, il cane si traumatizzerà, collegando l'auto al tuo stato emotivo-negativo del momento.

Nuovo branco, nuova casa
Il cucciolo ha appena lasciato la famiglia di origine ed il suo luogo di nascita, almeno per le prime quattro settimane non andrebbe lasciato solo per più di quattro ore al giorno; ha bisogno di stabilire nuove relazioni affettive (il cane è un animale sociale che vive in branco) e di conoscere la sua nuova 'tana'.
I primi tempi che il cucciolo dorme lontano dai fratelli sarebbe meglio non lasciarlo solo; dovrebbe dormire in una stanza dove può almeno sentire il respiro di uno dei nuovi familiari, questo lo acquieterà.
Se il cucciolo si lamenta di notte bisogna ignorarlo: se infatti accorriamo da lui mentre uggiola o mugugna il cane imparerà che lamentarsi è un modo efficace di ottenere la nostra attenzione e ripeterà questo comportamento con sempre maggior frequenza!
Il cucciolo deve essere lasciato libero di ispezionare e annusare gli ambienti domestici ed eventualmente l'esterno della casa, seguilo per impedire che possa mettersi in pericolo.
Sosta per un certo tempo nel luogo in cui desideri farlo sporcare; nel caso improbabile sporchi esattamente dove avrebbe dovuto, lodalo come se avesse vinto una medaglia alle olimpiadi. Accompagnalo e sosta nei pressi delle ciotole che avrai predisposto con acqua fresca e cibo per cuccioli, lodalo nel caso in cui beva o mangi.
Accarezza il cucciolo ovunque, anche mentre mangia; testa, arti, coda, schiena, pancia, bocca, denti, genitali, orecchie, dita delle zampe. Il cucciolo non deve mostrare paura o aggressività. Mentre mangia metti anche le mani nella ciotola e smuovi le crocchette, così eviterai che si possano sviluppare forme di possessività sul cibo.

I primi approcci:

  • Fallo dormire su un panno che ha il tuo odore.

  • Non soffocare di attenzione il cucciolo; nei primi giorni è meglio lasciarlo tranquillo, aspettando le sue iniziative e rispettando la sua indipendenza nella conoscenza del nuovo territorio e dei nuovi familiari. Seguilo per evitare che possa creare danni o mettersi nei guai.

  • Prenderlo in braccio a forza, o costringere in qualunque modo il cucciolo, può creare traumi psichici anche gravi; se hai la pazienza di aspettare, il cucciolo farà tutto una volta che avrà piena fiducia in te.
  • Non piegarti sul cucciolo per accarezzarlo: sovrastare il cane è un atto di dominanza e, potrebbe intimorirsi in questo modo. Meglio avvicinarsi lateralmente, mettendosi in ginocchio o seduti per non sovrastarlo e  spaventarlo con la nostra mole.
  • Anche guardare fisso negli occhi, finché il cucciolo non ti riconosce come membro del suo branco, è per i cani un gesto chiarissimo di minaccia e sfida. Per cui può capitare che un cucciolo, appena arrivato a casa, indietreggi abbaiando se lo guardi fisso negli occhi: devi conquistarti prima la sua fiducia!
  • Le prime volte che lo accarezzi non abbassare la mano dall'alto verso la testa; il cucciolo potrebbe intimorirsi, perché confonderebbe la carezza con una minaccia: meglio che la mano sia presentata, senza agitazione, col palmo aperto sotto o nei pressi del muso (magari con un bocconcino prelibato posto sul palmo della mano!).
  • Lascia che il cane annusi la tua mano e accarezzagli il mento dolcemente. Se ti lecca la mano lodalo sinceramente!
  • Per evitare che il cambiamento di ambiente possa essere traumatico e generare stress capaci di minarne la crescita, è opportuno dare al cucciolo, tutto il tempo necessario per ambientarsi.

Ricordiamo quali sono gli elementi che mettono a proprio agio il cucciolo:

  • conoscenza del territorio
  • i luoghi e le loro funzioni
  • i rumori ricorrenti e conosciuti
  • gli odori familiari e rassicuranti
  • le presenze animali e umane ( rapporto con il gruppo sociale, branco) e i vari componenti del gruppo sociale ( gerarchia )
  • le scadenze quotidiane che regolano il suo orologio biologico
  • l'alimentazione corretta
  • i rinforzi positivi (carezze, coccole, premi alimentari e altro)

Devi, dove è possibile, mantenere le stesse abitudini che aveva nell'ambiente precedente poi, gradualmente indirizzarlo ad usi più consoni alla nuova famiglia.

Al fine di aiutarlo ad ambientarsi adeguatamente dovrebbe visitare tutta la proprietà. Solo in futuro sarà utile e opportuno vietargli alcuni ambienti.
Nel nuovo giaciglio , se fosse possibile, sistemaci qualcosa che abbia l'odore del precedente. Se non dovesse essergli gradito il luogo individuato da te, osserva dove preferisce riposare e momentaneamente sistemalo dove ha scelto; se dovesse nascondersi, inibisci tutti i nascondigli costringendolo a scegliere luoghi più adatti.
Durante le ore notturne, se deve essere isolato dal resto della famiglia, potresti sistemare nei pressi del giaciglio una di quelle sveglie meccaniche che provocano il tic tac.
Va ricordato che, il più delle volte, il cucciolo prima di essere adottato dormiva in compagnia durante l'isolamento diurno. Potresti lasciare una radio o una tv accesa a basso volume; dando l'impressione che ci sia qualcuno in casa, si sentirà meno solo. Nei pressi del giaciglio sistema le ciotole dell'acqua e del cibo, solo in futuro potrai sistemarle in luogo più adatto.

Inizialmente tieni gli stessi orari dei pasti dell'allevamento poi, gradualmente adotta degli orari più comodi per la famiglia, mantenendoli costanti.
Inizialmente usa lo stesso alimento che consumava in precedenza poi, se vuoi, potrai cambiare tipo di alimentazione.
Evita di alzare la voce in sua presenza, evita rumori forti: rumori di utensili, musica ad alto volume, … devi abituarlo gradualmente.
Sia in casa che fuori mantieni costanti le ore in cui lo devi portare a sporcare.
Evita di osservarlo mentre sporca, fingi di interessarti ad altro non stargli troppo addosso, deve imparare a cavarsela anche da solo perciò educalo a momenti di separazione.


Ti renderai conto del suo totale ambientamento, nel momento in cui vedrai che si muove a proprio agio, facendo propri il suo giaciglio e la zona dove mangia. Potrai notare anche una buona confidenza con te accennando approcci giocosi simili a piccole ribellioni, questo significa che si fida di te e ha sostituito la figura del dominante che aveva in precedenza.
Molti soggetti non hanno bisogno di molto tempo (qualche giorno) per ambientarsi e, di solito sono quelli più dominanti ma, quando un cucciolo è leggermente sottomesso o inibito, ha bisogno di maggior tempo (anche alcune settimane) per acquisire fiducia in se stesso e nel gruppo.
Evita l'isolamento inutile e gratuito, ricorda che il cane è un animale sociale e quindi ama vivere in compagnia.


Abituare il cucciolo a stare da solo
Il cucciolo dovrà abituarsi a rimanere solo in casa ed accettare quindi fin da subito l'isolamento sociale; questo per ragioni pratiche di lavoro o altro, ma anche per evitare che, a causa di piccole e banali concessioni, diventi un soggetto padrone-dipendente. Devi permettere, e dove è possibile favorire, il suo totale ambientamento nel nuovo territorio in compagnia del nuovo gruppo sociale. Per cominciare evita di soddisfare tutte le sue richieste, deve imparare fin da piccolo a cavarsela un pochino da solo.
Durante la vita quotidiana, approfitta per educarlo a sopportare la separazione e l'isolamento.

In appartamento
Chiamalo e fatti seguire passando da una stanza all'altra, chiudi la porta alle spalle, evita di parlare o di guardarlo negli occhi. Attento a non spaventarlo o a fargli male nel chiudere la porta, eventualmente inventa uno stratagemma per allontanarlo quanto basta. Per le prime volte, esci immediatamente ignorandolo e senza dargli il tempo di lamentarsi allontanati dalla porta chiusa. Provoca dei rumori per evidenziare una tua qualsiasi attività.
Se piange per richiamare la tua attenzione, non aprire assolutamente, fingi di non sentire:
in uno di quei momenti in cui, per prender fiato o per mettersi all'ascolto, si zittisce, apri la porta ed entra nel suo ambiente. Non guardarlo e non parlare, deve credere che lo hai raggiunto, non perché ti stava chiamando, ma per tua iniziativa e per motivi tuoi.
Ignoralo e fingi di occuparti di qualcosa che non lo vede coinvolto, dopo qualche minuto e comunque non appena si calma e si è abituato alla tua presenza, chiamalo e coccolalo.
Ripeti spesso cambiando ambiente, contesto e tempo di isolamento; con le stesse modalità puoi simulare delle uscite di casa, con abiti diversi e portando con te oggetti diversi. Lo scopo è di evitare che si generino riflessi condizionati legati al contesto, ricorda che anche i rientri a casa devono avvenire in orari diversi.
Ricorda che il cane non ha la esatta percezione del trascorrere del tempo; le sue risposte e le sue reazioni sono relative ad un personale orologio biologico che gli ricorda i quotidiani momenti vitali, come l'ora del pasto, della passeggiata o altro.
Anche quando sarà ben educato a rimanere solo, adotta sempre degli opportuni atteggiamenti per uscire e rientrare a casa.

In giardino
Dovrà avere un ricovero che lo protegga dalle intemperie e dal sole, ideale la sistemazione in un kennel (box apposito) adeguato e collocato opportunamente.
In assenza di un kennel dedicato, dovrai considerare il giardino intero come un grande kennel.
Perciò, l'espressione ‘entrare o uscire dal kennel’ potrebbe essere ‘entrare o uscire dal giardino’.
Chiamalo e, non appena ti raggiunge, invitalo a seguirti, entra nel kennel senza guardarlo o parlargli.
Fingi di essere indaffarato dandogli le spalle.
Se non entra, dopo qualche momento, esci senza guardarlo o parlare, lascia l'ingresso del kennel aperto.
Gioca allegramente con lui riproverai l'indomani, fino a quando non ti raggiungerà all'interno del kennel senza costrizioni.
Se entra e ti raggiunge, accarezzalo distrattamente: deve essere evidente che hai notato la sua presenza ma che ora non hai tempo da dedicargli.
Dopo qualche momento di ambientamento, esci dal kennel impedendogli di uscire con te, evita di parlargli e di guardarlo.
Se è riuscito a seguirti rientra e ricomincia, ritenterai qualche minuto dopo.
Chiudi la porta alle tue spalle e, senza voltarti, allontanati uscendo dal suo campo visivo, per le prime volte rientra immediatamente ignorandolo e senza dargli il tempo di lamentarsi.
Se non si lamenta e non tenta di farti rientrare, avrai buone probabilità che in futuro sopporti anche lunghi periodi di isolamento.
Se si lamenta guaendo o abbaiando, per attirare la tua attenzione, fingi di non sentirlo; in uno di quei momenti in cui, per prender fiato o per mettersi all'ascolto, si zittisce, apri la porta ed entra nel suo ambiente. Non guardarlo e non parlare, deve credere che lo hai raggiunto, non perché ti stava chiamando, ma per tua iniziativa e per motivi tuoi.
Ignoralo e fingi di occuparti di qualcosa che non lo vede coinvolto. Dopo qualche minuto e comunque non appena si calma e si è abituato alla tua presenza, chiamalo e coccolalo.
Ripeti spesso cambiando contesto e tempo di isolamento.

Socializzazione
Visto che il tuo cane è destinato a vivere con te nella società degli umani, la sua socializzazione deve essere finalizzata ad accettare tutti gli animali e le persone con i quali, potenzialmente, potrebbe entrare in contatto. Questo processo ha inizio fin dai primi giorni di vita ed in sequenza: la sua mamma, il suo allevatore e tu come tutore per la vita. Naturalmente le azioni elencate dovrebbero essere mantenute in particolare per il periodo necessario alla socializzazione iniziale, in futuro sarà l'esperienza individuale a suggerire i comportamenti da tenere.

In casa, NO:
  • evita di stargli troppo addosso
  • evita i giochi violenti
  • evita di alzare la voce anche se non rivolto a lui
  • evita i rumori forti se sono sotto il tuo controllo
  • controlla sempre i giochi con i bambini o ragazzi
  • evita di costringerlo
  • evita le punizioni corporali
  • inibisci i nascondigli dove vorrebbe nascondersi
  • evita di farlo dormire a letto
  • evita gli inutili supplementi alimentari
In casa, SI:
  • gioca spesso tenendo conto della sua indole
  • se è attivo fallo perdere spesso
  • se è passivo fallo vincere spesso
  • i pasti devono essere forniti a turno da tutti i componenti della famiglia
  • parlagli con frequenza rivolgendoti a lui con dolcezza per accarezzarlo o complimentarti con lui
  • favorisci il contatto con ospiti adeguatamente istruiti

Fuori casa, NO :
  • evita di passeggiare tenendolo in braccio. Se non è in sicurezza stando a terra, significa che l'ambiente non è adatto, meglio cambiare posto oppure lasciarlo a casa
  • evita ambienti troppo affollati

  • evita ambienti troppo rumorosi

  • evita di farlo accarezzare spesso e da tutti

  • evita che lecchi le mani di tutti coloro che incontra

  • evita di entrare in contatto con cani adulti sconosciuti

  • evita di proteggerlo da tutto e da tutti in modo eccessivo
Fuori casa, SI:
  • passeggia tenendolo al guinzaglio in ambienti privi di pericoli 

  • frequenta ambienti con persone sconosciute

  • frequenta parchi giochi con bambini evitando le resse intorno a lui

  • fermati spesso a conversare con sconosciuti, in accordo con loro, poggia una mano sulla loro spalla in modo evidente
  • congedandoti dalle persone, rimani fermo e attendi che si allontanino

  • fallo accarezzare da persone conosciute o comunque istruite a farlo accucciandosi accanto a lui
  • permettigli di annusare per soddisfare la sua curiosità

  • favorisci il contatto con altri cani in accordo con i relativi proprietari

  • incoraggialo al gioco con i suoi simili

  • sosta ad osservare i passanti o il traffico cittadino tenendolo sul seduto con guinzaglio lento, inizialmente lontano dalla confusione, più avanti in modo più attivo.
  • Attento alle aree cani pubbliche, spesso igienicamente trascurate e veicolo di giardia e altre malattie trasmissibili dalle feci e urine canine.




Il trasportino
Il cane è un animale che vive parte della sua vita naturale in una tana. I cuccioli e gli adulti hanno bisogno di una tana: un posto dove potersi rifugiare e/o dormire. Il trasportino non è dunque una prigione orrenda per il cane, ma l'esatto contrario, a condizione che lo si introduca da cuccioli (è spesso possibile con pazienza e positività assuefare anche un adulto) con il rinforzo positivo; lodi e/o bocconcino.
Se ci pensi bene anche noi viviamo tranquillamente i nostri 'trasportini': case, automobili, ascensori, navi, treni, aerei,...
Associare al trasportino l'idea della tana nel cucciolo, e nell'adulto quando possibile, ci consentirà di poter viaggiare con i nostri animali e svolgere attività sportive ed educative o anche gare di bellezza: tutte situazioni in cui il cane deve passare alcune ore, tranquillamente, all'interno di un trasportino.
Anche in caso di incidenti stradali, il trasportino è sicuramente da preferire ad altri sistemi di trasporto perché protegge parzialmente i cani dal rischio di contraccolpi da impatto.

Il cucciolo sporca in casa
Il problema del cucciolo che sporca in casa, è legato fondamentalmente a due fattori: alimentazione ed educazione.
Tutto ciò che coinvolge le attività intestinali, rientra nella sfera della alimentazione.
L'educazione è indispensabile per avere il controllo e la fiducia del cucciolo, che accetterà i nostri interventi senza subire traumi.
I vecchi metodi coercitivi che i nostri antenati hanno sempre adottato (mettere il muso del cane dentro le feci), oltre ad essere inefficaci sotto il profilo educativo, hanno il potere di procurare traumi che possono sfociare in veri e propri stress: il cucciolo non sporca e trattiene i suoi bisogni per timore che qualcuno lo sgridi o infili il suo muso nelle feci. Oppure può arrivare a mangiare le feci per non farle trovare, innescando comportamenti ossessivi come la la coprofagia o la pica.
Va considerato che il cucciolo non ha ancora assimilato abitudini negative o positive ed il suo comportamento, puramente istintivo, risponde alle più naturali necessità corporali.

Nozioni base:
  • usa solo alimenti adatti ai cani, per cuccioli.
  • la dieta deve essere adeguata all'età ed all'attività del cucciolo.
  • gli orari dei pasti devono essere sempre gli stessi.
  • i premietti alimentari non devono essere somministrati mentre il cane è in fase digestiva.
  • le eventuali variazioni di dieta o di tipo di alimento, devono avvenire gradualmente allo scopo di evitare cattive digestioni.

Osservazioni:
  • controlla l'ora in cui sporca (feci) e registra il tempo trascorso dall'ultimo pasto.
  • registra tutti i posti che vengono utilizzati per sporcare.
  • controlla se cerca di nascondersi per sporcare o se lo fa anche in tua presenza.
  • i cuccioli, come tutti i cani, prima di sporcare ruotano su se stessi annusando a terra, puoi approfittare di questo segnale per anticipare le sue mosse.

Interventi:
  • sposta l'ora dei pasti in modo da regolare l'ora in cui dovrà sporcare.

  • comincia con il portarlo fuori con frequenza (ogni due ore o anche meno), aumentando di giorno in giorno il tempo fra un'uscita e l'altra.
  • premialo quando riesce a sporcare nel luogo scelto da te.  
  • ricorda che il cane, in particolare il cucciolo, sporca: dopo aver dormito o riposato, dopo aver giocato, dopo un forte stress, dopo aver mangiato ed altro, comunque dopo un evento di una certa rilevanza.
  • nel caso di pipì molto frequenti, potrebbe essere utile razionare la somministrazione dell'acqua, fornendola poco prima di essere disponibili al controllo diretto del cucciolo (se il fenomeno delle urine frequenti persiste consulta il veterinario).
  • limita gli spazi che il cucciolo può frequentare da solo.

  • pulisci dove sporca senza farti vedere.

  • evita di castigarlo (non capirebbe).

  • se tende a nascondersi per sporcare, dotalo di un collare con campanello ed inibisci i nascondigli.
  • se ti rendi conto che è prossimo a sporcare, richiamalo con dolcezza, distrailo senza fargli fare bruschi movimenti, mantieni lo stato di distrazione e accompagnalo nel luogo che tu hai scelto come gabinetto.
  • dopo aver lavato bene il luogo dove ha sporcato, stendi dei fogli di giornale/traversina dove ha sporcato.

  • ogni volta che il cucciolo cambia posto, fai la stessa operazione.

  • quando arriva a sporcare su di un giornale/traversina, sostituiscilo con uno pulito ed incomincia a toglierne qualcuno non più utilizzato.
  • se lo fa su più giornali/traversine (quando li sostituisci) avvicinali di un poco fra loro.

  • nel caso in cui sporchi di nuovo sul pavimento, ricomincia: quando sporcherà sempre sullo stesso giornale/traversina, togli il resto e lascia solo quello che verrà sporcato.
  • ogni giorno sposta il giornale/traversina di qualche palmo verso il luogo che tu hai scelto come gabinetto (nel caso fosse fuori casa, il luogo sarà la porta d'ingresso).
  • nel luogo che hai scelto (anche se fosse fuori casa), metti un giornale/traversina , meglio se contiene gli odori dei suoi bisogni.

  • porta il cucciolo dove c'è il giornale/traversina e lascialo fare e, senza osservarlo e senza parlare. Allontanati di qualche passo, non deve essere condizionato dalla tua presenza.
  • nel caso ti renda conto che non ha capito, riportalo in casa, rimetti il giornale/traversina nel punto in cui era il giorno prima e, prima di ripetere l'operazione, aspetta qualche giorno.

  • se non sporca immediatamente, resta fuori molto più del solito ed aspetta. Ricorda che ogni cane ha bisogno di trovare un posto che sia di suo gradimento, non sporcherebbe in un posto a caso, il luogo deve avere delle caratteristiche particolari che purtroppo conosce solo lui. Il tuo compito sarà quello di individuarlo per riproporle in futuro.
  • durante la fase di preparazione, quando annusa per cercare il punto giusto , non devi assolutamente osservarlo in modo diretto, dovrai rimanere immobile senza generare stimoli che lo possano distrarre, ricorda che a volte è sufficiente un colpo di tosse per distoglierlo dalla sua concentrazione. Ogni cane hai i suoi tempi, perciò rispettali, per alcuni sono necessari anche parecchi minuti.
  • dopo che ha sporcato lodalo ed eventualmente premialo con dei bocconcini appetitosi.

  • dovrai essere attento e immediato, passati pochi secondi o spostandosi di qualche metro, il premio non avrebbe nessun valore educativo in quando non verrebbe associato all'azione precedente.
     

Conclusioni:
Se osserverai attentamente il tuo cucciolo ti renderai conto che, in ogni suo movimento, sono nascosti segnali ben precisi che anticipano o annunciano un particolare comportamento. Fra questi segnali, è possibile individuare il momento che precede il bisogno di sporcare, dandoti modo di intervenire adeguatamente.


Prime passeggiate
Come guinzaglio si può usare una cordicella (lunga almeno un paio di metri) che avremo annodata al collarino. La lunghezza della corda (che talvolta è bene sia addirittura un intero rotolo) darà agevolmente al cucciolo la possibilità di allontanarsi e di riavvicinarsi a noi, senza tirare sul guinzaglio né essere tirato.
I guinzagli corti sono quelli che insegnano al cane a tirare e quindi dovrebbero essere evitati.
La prima passeggiata sarà brevissima: al massimo 5 minuti d’orologio. Possibilmente in un posto naturale, senza troppe distrazioni.
Il mondo nuovo, i nuovi odori interesseranno assai il cucciolo, che spesso si dimenticherà di noi per buttarsi qua e là, fiutando, meravigliandosi, anche spaventandosi. Talora tirerà la corda. balzerà come un puledro. rifiuterà di seguirci, si butterà a pancia in aria.
Chiniamoci verso di lui, parliamogli dolcemente, rincuoriamolo.
Offriamogli bocconcini e lodi!
Dobbiamo ottenere che il piccolo ci segua per qualche decina di metri, sempre
lasciando la corda molle, in modo che non abbia il senso d’una coercizione eccessiva.
Invitiamolo con le parole e con il corpo a seguirci.
Trascorsi i 5 minuti, rimettiamolo in auto e, a casa festeggiamolo esageratamente. Le prime passeggiate avverranno in luoghi poco frequentati, quando il cucciolo è a pancia vuota, per non causare un indebolimento degli arti.
Il giorno seguente altra passeggiata, prolungandola a 7 minuti, in meno d'una
settimana il piccolo s‘abituerà a seguire per 10 minuti il lungo braccio dell'addestratore.
Le passeggiate non saranno più lunghe di 15 minuti al giorno fino a 6
mesi. 30 minuti al massimo fra i 6 e i 9 mesi. Al massimo 45 fra i 9 e i 12 mesi.
Ricordare che al guinzaglio l’allievo va sempre portato a sinistra (o comunque sempre dallo stesso lato) per evitare che incroci sempre la nostra strada passando da un lato all’altro.
Dobbiamo ottenere che ci segua, ma non esigere che divenga uno schiavo attaccato al nostro tallone. Il cane è un animale curioso, la sua curiosità ci è assai utile nell'addestramento.
Perciò non comprimiamola. Allunghiamo la corda quand‘egli si butta a odorare questo o quello, quando indietreggia. Quando avanza evitiamo ch‘egli s’abitui a tirare, richiamiamolo a noi di tanto in tanto, spostiamo la sua attenzione dal mondo esterno alla nostra persona, ma senza spegnere l'interesse per quel che incontra.
Bisogna formare il cucciolo. non deformarlo.
Quando le passeggiate sono divenute abituali, quando ormai sa camminare discretamente al guinzaglio, possiamo esercitare la sua obbedienza in luoghi vari, in diverse circostanze.
Le gallerie di molti centri commerciali che accettano la presenza dei cani, sono eccellenti luoghi di socializzazione con umani e altri cani, molto più igienici delle aree cani pubbliche e gratuite.


Il cane tira al guinzaglio
Durante l'addestramento l'importanza dell'inflessione vocale è enorme.
Il cucciolo non bada tanto al significato della parola quanto al tono con cui viene pronunciata. E' quindi di massima importanza saper mutare opportunamente il tono della voce, col variare delle circostanze.
Tutti gli esercizi vanno, in principio, svolti in un luogo privo di distrazioni eccessive: una stanza o il giardino di casa possono servire allo scopo. Successivamente si eseguiranno in contesti pubblici, badando sempre che gli stimoli esterni non siano sovrabbondanti, almeno sino a che il cucciolo non abbia acquisito dimestichezza con la condotta al guinzaglio.

Qui di seguito alcune tecniche d'insegnamento:

Tecnica per tutti
  • recati in un luogo privo di stimoli, meglio al mattino quando è molto attivo.

  • non permettergli mai di scegliere il percorso della passeggiata, possibilmente cambia spesso percorso.
  • se tira fermati e fallo sedere accanto a te. Non guardarlo mai negli occhi, fai in modo di osservarlo senza incrociare il suo sguardo, se non si siede non insistere ma resta sul posto.
  • controlla e correggi in continuazione i suoi movimenti col guinzaglio fino a quando, infastidito, si siede o comunque resta fermo.
  • quando si siede o resta fermo, attendi qualche secondo poi, riparti in direzione diversa da quella precedente, pronunciando un parola d'intesa come “ Andiamo”.
  • se ricomincia a tirare, ripeti da capo senza scoraggiarti ad ogni ripartenza

Tecnica un po' più atletica
Se tira fermati, fai immediatamente inversione di marcia e , non appena è di nuovo in posizione riprendi senza rallentamenti in direzione opposta (non guardarlo e non parlargli) se ti supera nuovamente, ripeti l'inversione cambiando nuovamente direzione. Continua ad invertire il senso di marcia fino a quando il cane sconcertato, rimane al tuo fianco, fallo sedere per qualche istante poi riprendi la marcia.

Tecnica del viale alberato (o dell'ostacolo)
Questa è un'ottima tecnica che può essere applicata in un viale alberato, in presenza di lampioni stradali o paletti.
Lasceremo che il cane prosegua liberamente in avanti e, giunti presso il primo albero o palo, permetteremo al cane di sopravanzarlo sulla sinistra, mentre noi, lasciando molle il
guinzaglio, proseguiremo alla destra dell'albero: il guinzaglio si troverà ben presto a cappio intorno all'albero, con il cane da una parte ed il conduttore dall'altra.
Esaurita la lunghezza del guinzaglio, il cane non potrà più proseguire.
Rimanete fermi e fategli risolvere da solo il problema chiamandolo a voi.
Non ci metterà molto a capire che deve tornare indietro e mettersi al fianco per proseguire la passeggiata.
Non appena sarà al fianco fategli i complimenti, nonostante la sua confusione, e
continua la passeggiata, ripetendo il tutto all'albero o ostacolo successivo.
In genere entro 10 alberi il cane non cade più nel tranello e cammina al fianco.
Esercitiamo frequentemente il cane a marciare al nostro fianco, mentre compiamo le evoluzioni più diverse: cambi di passo, andatura, svolte a destra e a sinistra, dietro front improvvisi…

Guardami negli occhi: esercizio Doggy Zen
Attraverso l'uso di bocconi succulenti (e successivamente palline, trecce,salamotti,...) si concentra l'attenzione del cane sul conduttore e lo si condiziona a guardarci negli occhi per richiedere e ricevere il premio.
L'esercizio è semplice: ci si pone dinanzi al cane con un boccone nascosto in entrambe le mani chiuse. Le braccia allungate orizzontalmente lontano dal corpo.
Il cucciolo tenderà a tenere lo sguardo sulle mani col cibo, ma, finché non ci guarderà negli occhi non dovremo dargli nulla.
Nel momento esatto in cui il cane ci guarda negli occhi dobbiamo premiarlo col boccone e fargli i complimenti.
Non bisogna premiare il cane sempre con la stessa mano, ma alternare i premi col la destra e la sinistra, in maniera casuale. Altrimenti il cucciolo sarà presto in grado di prevedere quale mano lo premierà.
Quando il cane ha capito che ci deve guardare negli occhi per ricevere il boccone, non guarda più le mani e cerca il nostro sguardo, possiamo variare leggermente i tempi di attesa del premio, aumentando gradualmente il tempo d'attesa.
Se praticato spesso, in 2/3 sedute brevissime di 40/50 secondi al giorno, 
questo esercizio farà di noi il punto di riferimento del cane.
Soprattutto all'inizio, non bisogna mai annoiare un cane con esercizi troppo lunghi, e non appena ti accorgi che il cane si distrae o non è interessato, è quello il momento giusto per smettere. Senza interesse il cane può eseguire esercizi, ma certamente non li apprende.
Se il cane è inappetente, si può provare a fare gli esercizi all'ora del pasto, in modo che sia affamato. Oppure partire direttamente con un gioco amato dal cane (palline, trecce,...), tenendo presente che il gioco, nella maggior parte dei casi, alza la soglia di eccitazione del cane; diversamente dai bocconi che permettono un lavoro più pulito e semplice.

Comandi: 'No!'
Al primo ordine, l’allievo deve interrompere qualsiasi azione stia compiendo. Se il cuccioletto sta per salire su una poltrona o tenta di mordicchiare un mobile o entra in una stanza proibitagli (ad esempio la cucina) o sta facendo qualcosa d’inopportuno, si deve correggerlo con l’ordine ‘No!’, pronunciato nettamente, ma senza gridare.
Per le prime volte il cucciolo non capisce, naturalmente. Smetterà di 
proseguire nell'azione inopportuna e vi guarderà incuriosito.
Chiamatelo a voi: bocconcino, lode, carezza. Nei primi tempi bisogna pronunciare il 'No!' solo dopo che avrete avvicinato il piccolo, in maniera che il 'No!' coincida col comportamento sgradito.
Più tardi potrete unire al 'No!' il lancio rumoroso d’un mazzetto di chiavi (o d'una catenella) che avrete abitualmente in tasca. Mentre l'allievo sta compiendo l’azione inopportuna, restate a distanza, limitandovi a lanciare chiavi o catenella in modo da fare rumore senza colpire il cucciolo.
Non bisogna farsi vedere dall’animale quando si effettua in lancio a parabola, in modo che abbia l'impressione che il rumoroso oggetto cada dal cielo. Nel momento in cui il mazzetto o catenella sta per far rumore cadendo sul pavimento, pronunciate contemporaneamente il vostro 'No!'.
Il piccolo s'arresterà stupito, odorerà l’oggetto precipitato nelle sue vicinanze e voi immediatamente gli andate vicino, lo chiamate allegramente per nome, lo consolate, lo premiate, lo carezzate.
Il 'No!' corrisponde ai comportamenti da evitare. Nel branco, gli verrebbero insegnati da madre, padre e adulti.







Comandi: Lascia!
Errori di fondo che attivano effetti contrari:

  • rincorrere il cane

  • tentare di strappare dalla bocca l'oggetto trattenuto

  • urlare parole a lui incomprensibili

  • picchiarlo sul muso o in altre parti del corpo

  • lottare

Allo scopo di generare un riflesso positivo nel momento in cui pronunci il comando lascia, devi simulare una vasta gamma di situazioni, che potenzialmente si possono generare durante la vita quotidiana, ed intervenire in modo adeguato:

Fase 1
  • l'azione deve avvenire in assenza di distrazioni

  • procurati due giochi conosciuti dal cane e dei premi alimentari

  • uno dei giochi deve essere attivo, l'altro devi tenerlo nascosto; invitalo a giocare facendogli prendere il gioco fra i denti, genera una certa resistenza come se volessi portarglielo via
  • se ti lascia vincere, procurati un nuovo gioco che lo stimoli maggiormente

  • se tende a lottare per conservare l'oggetto, lascialo vincere

  • se si allontana rimani fermo sul posto

  • se rimane fermo spostati lentamente di qualche passo

  • avvicinati come se volessi portargli via il gioco

  • estrai il gioco che tenevi celato e fai in modo che lui lo veda

  • allontanati bruscamente di qualche passo giocando con il nuovo gioco

  • se non è interessato al nuovo gioco, sostituiscilo con uno più stimolante e ricomincia
  • se ti si avvicina o ti segue interessato, devi stimolarlo ad impossessarsi del gioco che hai in mano
  • nel momento esatto in cui capisci che sta per abbandonare, meglio mentre abbandona, il gioco che teneva fra i denti, pronuncia a voce alta e ben scandito il comando: lascia

  • fallo giocare intensamente, sempre giocando avvicinati al gioco abbandonato, eventualmente toccalo, come per caso. Rallenta il gioco fino a fermarti, premialo con le crocchette accarezzandolo e complimentandoti con lui.
  • ripeti più volte in condizioni diverse, una sola volta al giorno, facendo entrare in gioco anche eventuali distrazioni o presenze. Devi stare attento a pronunciare il comando nel momento esatto in cui abbandona l'oggetto.

Passa alla fase 2 quando la parola lascia significa qualcosa per il cucciolo.

Fase 2:
  • rimani immobile e richiama la sua attenzione chiamandolo per nome.

  • estrai il gioco nascosto e senza agitarlo faglielo prendere. 

  • nel momento in cui ti guarda, pronuncia il comando lascia in modo chiaro e netto.

  • se non ha lasciato l'oggetto che teneva tra i denti, torna alla fase 1 e ripeti qualche altra volta: non appena si avvicina, lodalo e premialo con qualche crocchetta, prima fallo giocare con il gioco, in seguito interrompi dopo averlo premiato.

  • avvicinati al gioco abbandonato e se noti un suo interessamento, usa il comando no.


Il cucciolo mordicchia

Uno dei comportamenti del cucciolo in tenera età che provoca maggiori disagi ai loro padroni è il mordere, o meglio il mordicchiare in continuazione, con particolare accanimento e attenzione per le mani. Mordicchiare è un comportamento del tutto normale e naturale, non deve essere assolutamente ricondotto ad un carattere aggressivo o ad un riflesso di difesa attiva, va
ricordato che, per il cucciolo, l'uso della bocca è finalizzato a conoscere ed esplorare l'ambiente che lo circonda ed in particolare a socializzare con tutti i soggetti che si rapportano con lui durante la vita quotidiana. Questi atteggiamenti, indipendentemente dal tuo intervento, tenderanno a diminuire
con la crescita ma, se non controllati e contenuti entro canoni accettabili, possono trasformarsi in future cattive abitudini, complesse da affrontare nell’età adulta.

Atteggiamenti da evitare:
  • sgridarlo: non serve a nulla se non ad eccitarlo maggiormente.

  • lottare con le mani è assolutamente da evitare.

  • fare tira e molla con con vecchi indumenti: giustificherebbe il suo gioco di aggredire maniche e pantaloni. Il gioco di contendersi un oggetto, potrà essere avviato quando il cucciolo avrà imparato ad ubbidire accettando le regole del gioco.
  • pronunciare frasi come se ci capisse: sarebbe fiato sprecato

  • picchiarlo: otterrebbe certamente un risultato immediato ma potrebbe generare traumi da mancata difesa che emergerebbero in futuro.
  • fornirgli bocconi premio per farlo smettere: renderebbe gratificante l'azione rinforzandola.

  • avvicinare il viso al suo muso, quando è eccitato: potresti rischiare delle morsicature o alla meglio delle testate.

Atteggiamenti da tenere per interrompere l'azione:
  • provoca rumori improvvisi, meglio se sconosciuti.

  • pronuncia un parola secca ed improvvisa, esempio 'ahi!'.

  • batti una mano su un piano rumoroso, ad esempio sul tavolo.

  • con le mani libere batti le mani, una volta sola ma rumorosa.

  • lancia un sonoro fischio.

  • proponi alternative conosciute (giochi da mordere).

  • distrailo con un gioco accattivante e conosciuto permettendogli di prenderlo. Ricorda che gli oggetti dovranno essere morbidi ed elastici in modo tale che riesca ad usare le mandibole.
  • mostragli una pallina per poi lanciarla in modo che la rincorra, ricorda che le palline dovranno essere della misura delle sue fauci.

Interagisci con lui:
  • sollevalo da terra per portarlo nel suo giaciglio, dove lo farai sedere e gli darai un premio.

  • dagli il comando seduto (se non lo conosce, educalo) al fine di controllarlo e premialo se esegue correttamente il comando.
  • dagli il comando seduto fermo (se non lo conosce, educalo) e allontanati senza parlare o guardarlo, lasciandolo sul posto. Poco dopo, lo chiamerai, e lo premierai se ti raggiunge.
  • educalo al comando NO

  • educalo al comando lascia


Azioni correttive:
  • se il cucciolo è tendente al dominante, evita i giochi violenti ed il contrasto fisico, intervieni sul carattere.
  • se il cucciolo è gregario (sottomesso), puoi dargli dei buffetti ai lati del muso, sia prima che durante l 'azione, per infastidirlo e dissuaderlo dal continuare. Non è coercizione, è usare i suoi stessi mezzi ed invertire i ruoli. Attento a colpirlo solo ai lati del muso, mai sopra o sotto. Smettila di infastidirlo quando il cucciolo non morde più, oppure interrompe la sua azione, proponi un gioco che lo veda coinvolto in modo piacevole e dinamico.

Se non stimolato, e con una adeguata educazione di base, questo comportamento tende a scomparire, quasi naturalmente, con la crescita e l'interesse per altre attività ludiche.
Gli interventi dovranno essere mirati e costanti, naturalmente con la collaborazione di tutti i componenti della famiglia (gruppo) e di tutti coloro che interagiscono con il cucciolo con frequenza e regolarità.

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