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Tipi psicologici: i proprietari di cani

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Caratteristiche dei proprietari problematici
TIPO DI PROPRIETARIO
ATTEGGIAMENTO VERSO IL CANE
Fisico-autoritario Insiste sulla totale subordinazione e usa eccessiva forza fisica e/o punizioni per ottenere sottomissione e obbedienza.
Autoritario vocale Vuole sottomissione totale e usa toni di voce bruschi e severi per ottenere obbedienza.
Seducente Tenta di ottenere reazioni persuadendo con moine, lusinghe e/o coccole.
Insicuro permissivo Vuole l’amore e la fedeltà del cane ma evita ogni forma di disciplina per paura di perdere l’affetto del cane.
Ambivalente Emozioni miste nei riguardi dell’animale provocano problemi.
Paranoico-antropomorfico Conferisce al cane qualità intellettive ed emotive specifiche degli umani. Questo tipo interpreta erroneamente i comportamenti del cane e di solito reputa di conoscere già tutti i motivi del comportamento problematico.
Ingenuo Sa poco o nulla dei cani e spesso segue i consigli di chiunque, anche se palesemente errati e dannosi.
Logico Usa i metodi dettati dal ‘comune buon senso’, anche davanti a risultati indesiderati.
Intrattabile Manifesta un atteggiamento di estrema rigidità o di estrema elasticità in risposta alle indicazioni del consulente e, quindi, non può aiutare a risolvere il problema.
Bambini Vedi tabella successiva.

William E. Campbell: cane no problem, libri
Bambini e problemi
COMPORTAMENTO DEL BAMBINO
RISPOSTA DEL CANE
Tirare orecchie, coda, peli (di solito bambini al di sotto dei 4 anni).
Ringhi, tentativi di addentare, mordacità (soprattutto in cani eccitabili).
Colpire con oggetti e mani.
Ringhi, mordacità, sottomissione nei cuccioli.
Aizzare giocosamente, soprattutto con i cuccioli, per stimolare reazioni di rabbia.
Aggressività.
Incoraggiare l’aggressività verso gli estranei.
Mordacità, aggressività, inseguimento dei veicoli.
Stimolare gelosia tra cani di famiglia.
Aggressione intraspecifica.
Sollecitare il cane ad attaccare altri cani o gatti.
Aggressione intraspecifica, uccisione di piccoli animali, aggressività.
Dare da mangiare bocconcini fuori pasto.
Questua, a volte mordacità quando il cibo viene ritirato.
Giocare al tiro alla fune.
Distruttività orale.
Urlare.
Mordacità, soprattutto in tipi estremamente eccitabili.
Rimproverare.
Ringhi, mordacità, soprattutto nei tipi con tendenza alla leadership.
Stimolare sessualmente il cane, soprattutto cuccioli maschi.
Monta, atteggiamenti di prepotenza, urinazione in casa, mordere altri bambini o estranei che interagiscono con il bambino.
Comportamento indisciplinato in casa.
Condotta indisciplinata e sregolata.
Lotta tra bambini.
Aggressività, mordacità.
Le tabelle sono tratte dal libro di William E. Campbell: cane no problem

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Cani e neonati: istruzioni per l'uso

[...]  L'aggressività predatoria sta probabilmente all'origine delle più gravi forme di aggressione dirette contro gli infanti e dovrebbe quindi godere di maggiore attenzione. Ogni anno, negli Stati Uniti, una decina di bambini muore perchè non si è stati in grado di indirizzare a dovere questo istintivo comportamento canino. Per fortuna l'incidenza di questi eventi è talmente bassa che è più probabile essere colpiti da un mattone caduto dall'alto piuttosto che dover affrontare una tragedia del genere; tuttavia, pur se rara, la cosa può verificarsi. Poichè la reazione naturale di un cane all'entrata in casa di un neonato è di tipo protettivo, l'istinto infanticida sembra alquanto inspiegabile. esiste però una interpretazione: il cane non riconosce subito il neonato come membro del branco, e la tragedia che ne deriva rappresenta un vero e proprio errore di identità. Questa teoria è supportata dal fatto che i neonati colpiti sono quasi tutti nella prima setti

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