1.
Libertà dalla fame e dalla sete,
con acqua fresca sempre a disposizione ed una dieta alimentare
garanzia di buona salute e vigore.
2.
Libertà di vivere senza disagio,
fornendo un ambiente adeguato
comprendente
un’area per il riposo riparata e confortevole.
3.
Libertà da sofferenze, ferite, malattie,
grazie alla prevenzione o alla
rapidità di diagnosi e trattamento.
4.
Libertà di esprimere i normali comportamenti di specie,
fornendo spazio sufficiente,
mezzi adeguati e la compagnia dei
propri simili.
5.
Libertà dalla paura e dallo stress,
assicurando condizioni e
trattamenti che evitino sofferenze psichiche.
William
Henry Hamilton Trood
(1860-1899), Hounds in a Kennel
Nel 1965,
il governo inglese commissionò una indagine, condotta dal professor
Roger Brambell, sullo stato di benessere degli animali allevati
intensivamente, anche per rispondere alle preoccupazioni espresse nel
libro di Ruth Harrison, del 1964, 'Animal Machine'. Il rapporto di
Brambell dichiarava: "Un animale dovrebbe almeno avere una
sufficiente libertà di movimenti per essere in grado senza
difficoltà di rigirarsi, accudirsi, alzarsi e stendersi e sgranchire
le gambe". Questa breve raccomandazione divenne nota come 'Le
cinque libertà di Brambell'.
In seguito
a tale inchiesta, venne creata la 'Farm Animal Welfare Advisory
Committee'(Comitato consultivo per il benessere degli animali
d'allevamento) allo scopo di monitorare il settore della produzione
zootecnica. Nel luglio 1979, fu sostituita dalla 'Farm Animal Welfare
Council'(Consiglio per il benessere degli animali da allevamento), e,
alla fine dello stesso anno, le cinque libertà furono codificate
nella forma di lista per punti ,conosciuta nell'epoca contemporanea.
Le Cinque
Libertà, oggigiorno, sottolineano cinque aspetti del benessere degli
animali sotto il controllo umano e sono state adottate da gruppi di
professionisti come veterinari, ed organizzazioni, fra le quali la
'World Organisation for Animal Health'(Organizzazione Mondiale per il
Benessere Animale), la 'Royal Society for the Prevention of Cruelty
to Animals'(Società Reale per la Prevenzione della Crudeltà sugli
Animali),e la 'American Society for the Prevention of Cruelty to
Animals'(Società Americana per la Prevenzione della Crudeltà sugli
Animali).
Nonostante
il proliferare di organizzazioni, fondazioni e quant’altro, siamo
ben lungi dall’attuazione delle cinque leggi, anche solo per quel
che riguarda la razza umana...