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Come valutare un cane prima dell'adozione

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Adottare un cane da un canile, rifugio o qualsiasi altra struttura che si occupa di animali abbandonati è sicuramente un atto meritevole e nobile. Ma l'amore per gli animali, da solo, non basta; anzi a volte ci spinge a comportamenti assolutamente contrari ad una corretta relazione con gli animali. La nostra innata tendenza ad 'antropomorfizzare' (umanizzare, rendere simile all'uomo) qualsiasi cosa, pur diversa da noi, ci porta spesso a commettere grossolani errori nell'interpretazione e nella relazione con gli animali.
Solitamente il personale dei canili/rifugio effettua test di valutazione per ogni animale che accoglie, al momento del suo arrivo e durante tutta la sua permanenza nella struttura. Per questo ci si può rivolgere a loro per informazioni e consigli circa l'animale da adottare. Da alcuni anni, finalmente, le strutture più competenti effettuano anche una dettagliata valutazione dei futuri proprietari dell'animale, in modo da poter più facilmente determinare quale sia il cane migliore per loro.
Ma in questi casi un eccesso di scrupolosità è più che necessario: ritrovarsi in casa con un cane ingestibile e magari riconsegnarlo al canile, creandogli un doppio trauma da abbandono, non è certo un'espressione d'amore nei confronti degli animali.
Per questo una valutazione del comportamento del cane da adottare da parte del suo futuro proprietario è davvero assai auspicabile. Se non ci si sente all'altezza del compito bisognerebbe rivolgersi ad un professionista qualificato quali comportamentisti o istruttori e addestratori cinofili. 
Valutare personalmente i potenziali problemi comportamentali del cane, con le dovute accortezze e la presenza collaborante del personale del canile, è sempre il modo migliore per cominciare ad approcciare e socializzare con l'animale.
Di seguito un estratto a riguardo liberamente tratto dal libro di Pat Miller, 'Tutto da rifare':


Cosa serve per la valutazione
1. Una seconda persona che vi aiuti a prendere nota delle osservazioni e garantisca la vostra incolumità.
2. Un guinzaglio robusto e un collare.
3. Premi che lo ingolosiscono.
4. Una pallina, un giocattolo morbido dotato di sonaglio e un giocattolo per il tira e molla.
5. Una ciotola di crocchette mischiate a cibo umido.
6. Cappello e occhiali da sole.
7. Un braccio finto completo di mano o una bacchetta per lavorare in sicurezza con il cane in presenza di risorse da lui considerate di valore elevato.


Protocollo di valutazione (si basa, con alcune differenze, sul protocollo messo a punto da Kelley Bollen)

1. Osservate il cane nel suo box da una certa distanza.
In questa prima fase, dovete stabilire come si comporta il cane in un contesto ansiogeno. Sembra calmo, amichevole, rilassato? Eccitabile e agitato? oppure timido e pauroso? Cosa fa quando persone o altri cani passano davanti al box?
2. Avvicinatevi al box e fermatevi a lato dello sportello, in una posizione neutrale.
Nelle fasi 2, 3 e 4, esplorerete l'atteggiamento del cane in un contesto ansiogeno e deve confrontarsi con un estraneo che assume varie posture. Non parlategli e non stabilite alcun contatto visivo diretto. Come reagisce? Si sposta verso di voi con un'espressione felice e agita la coda? Oppure si avventa e abbaia in modo aggressivo? Si rifugia in fondo ed evita i vosrti occhi? Se ne sta silenzioso, in piedi o sdraiato, e vi guarda?
3. Voltatevi verso di lui
Stabilite un contatto visivo, ma non sorridete e non fate gesti che possa interpretare come minaccia. E' amichevole? Spaventato? Ricambia lo sguardo? Abbaia?
4. Inginocchiatevi e parlate con naturalezza
E' ancora amichevole? Meno impaurito? Più agitato e aggressivo?
5. Fatelo portare fuori al guinzaglio da un'altra persona
In questa fase potrete osservare come risponde al guinzaglio, e cosa fa quando si trova in contesti nuovi. Cammina con sicurezza o deve essere blandito per lasciare il box? Trascina il conduttore oppure tende a restare indietro? Quando passa davanti ad altri cani si mostra affabile? Reagisce in modo aggressivo? E' agitato (tiene la coda dritta e la muove rigidamente, sta proteso in avanti e fissa l'altro cane), o adotta un atteggiamento appropriato (linguaggio del corpo rilassato, coda che si dimena, postura bassa, nessun contatto visivo), o ancora, cerca di evitare del tutto i suoi simili? Assicuratevi di portarlo all'aperto perché abbia la possibilità di fare i suoi bisogni. Si catapulta verso l'uscita? Marca tutti gli oggetti che supera o cerca di 'trattenersi' fino a che non è all'aperto? Saltella intorno al conduttore e mordicchia lui o il guinzaglio?
6. Portatelo in un'altra stanza,preferibilmente tranquilla e che offra poche distrazioni.
Le fasi 6 e 7 vi aiuteranno a stabilire la sua attrazione sociale verso gli umani. Sganciate il guinzaglio, sedetevi e lasciatelo libero di esplorare lo spazio per parecchi minuti, senza cercare di interagire. E' curioso e sicuro di sé? Esitante e cauto? Eccitato e turbolento? Cerca di lasciare la stanza? Si accerta che siate ancora lì con lui, oppure è totalmente concentrato su quello che lo circonda? Se vedete che non vi presta alcuna attenzione, alzatevi e camminate a passi rapidi su e giù. Se vi raggiunge,parlategli e dategli una grattatina sotto il mento. Quindi rimettetevi a sedere, senza sollecitare la sua attenzione, per vedere se ve la concede ugualmente.
7. Sedetevi al centro della stanza e sollecitate la sua attenzione.
Obbedisce quando lo chiamate oppure vi ignora o ancora vi evita e continua le sue esplorazioni? E' educato quando vi saluta? Oppure vi salta addosso ripetutamente? Sembra spaventato quando provate a interagire?
8. Rimettetegli il guinzaglio e tornate a sedervi.
E' il momento di provare qualche manipolazione. Quello che volete accertare è fino a che punto è tollerante -o non lo è- alle manipolazioni e alle attenzioni che con ogni probabilità riceverà nel mondo esterno. Accarezzategli il dorso, il fianco, e toccate, sollevate, tirate (con gentilezza!) e trattenete varie parti del suo corpo (la coda, le orecchie, le zampe). Tenetelo fermo per esaminargli i denti più volte. Appare contento oppure oppone resistenza? Si eccita o si spaventa? Vi prende la mano in bocca per giocare o per manifestare malcontento? Azzardate un abbraccio gentile, senza dimenticare di proteggervi il viso. Si ritrae oppure lo accetta con calma?
9. Training/addestramento.
E' il momento di scoprire se ha già ricevuto una qualche forma di addestramento, così da avere un'idea di quali siano state le sue precedenti relazioni con gli umani. In alcuni casi, il cane si dimostrerà eccitato e contento nel sentire un umano utilizzare segnali verbali che gli sono familiari, quasi a voler dire: "Finalmente! Qualcuno che parla il mio linguaggio!". Senza fare inizialmente ricorso al cibo, chiedete al cane di adottare vari comportamenti che potrebbe conoscere già, come mettersi seduto o a terra. Ricorrete a comuni segnali corporei (posatevi la mano sul petto per indicargli che deve mettersi seduto, battetela per terra perché si sdrai, e così via). Se il primo tentativo non ha avuto esito, cercate di ottenere comportamenti che non conosce ancora (Seduto, terra e magari un giro su se stesso) in cambio di un buon bocconcino, per poi spingerlo a girare in cerchio e vedere se segue il boccone. Ha già delle conoscenze? Sembra disposto ad imparare cose nuove? I vostri tentativi di sollecitare comportamenti nuovi lo spaventano o è troppo stressato per farsi tentare dal cibo?
10. Si gioca!
Un numero tragicamente alto di ospiti di rifugi e canili sembra non sapere come si gioca con gli umani. Se il cane che state valutando si è dimostrato estroverso e amichevole, provare a giocare con lui ma, se è timoroso o cauto, agite con estrema gentilezza. Se gli gettate una palla, la rincorre? La riporta indietro? Se non mostra alcun interesse per la palla, provate con un giocattolo morbido, di quelli dotati di sonaglino interno, o uno con cui fare tira e molla. Nell'eventualità che rifiuti i giocattoli, allontanatevi di corsa: vi insegue? Oppure sdraiatevi per terra e invitatelo a giocare con voi. Se partecipa allegramente, allora sta giocando, anche se non conosce i giocattoli. Potrebbe però manifestare un comportamento diametralmente opposto, eccitandosi troppo. Vi morde, afferra i vestiti, vi salta addosso e magari cerca addirittura di montarvi? Quando interrompete il gioco, nascondete il giocattolo nella mano e incrociate le braccia sul petto. Si ferma o continua a interagire in modo inappropriato?
11. E ora, l'effetto sorpresa.
 Prima di tutto, informate il personale della struttura di quello che state per fare, nell'eventualità che abbia obiezioni. Aspettate quindi che il cane sia impegnato -ad annusare il pavimento, guardare fuori dalla finestra, aggirarsi intorno al tavolo- e non sia vicino a un umano: non deve associare l'effetto sorpresa ad una persona. Se si è dimostrato estroverso e sicuro di sé, non abbiate paura di fare rumore. Se al contrario è timido o timoroso, limitatevi a un suono leggero, e saltate a piè pari questo passaggio se lo vedete molto impaurito. Ecco cosa fare: simultaneamente, battete le mani, picchiate un piede a terra e gridate "Ehi!". Subito dopo, inginocchiatevi (non chinatevi sul cane, è un gesto che può intimidire) e invitatelo a venire da voi. Il rumore lo ha sorpreso o spaventato? Non ci ha quasi badato? Viene volentieri da voi? Immediatamente o dovete blandirlo? Arriva in fretta? Oppure lentamente? Striscia o scappa via? Non si riprende affatto dalla sorpresa?
12. Verifica del resource guarding (possessività su oggetti e/o altro).
Benché la tendenza a difendere ciò che è prezioso sia un comportamento del tutto naturale -per noi come per i cani!- si tende a disapprovarla quando i cani proteggono i loro tesori dagli umani. Se decidete di valutare anche questo comportamento, state attenti! E' facile venir morsi da un cane che difende, ad esempio, la sua ciotola; per questo i professionisti ricorrono ad una mano di plastica fissata ad un'asta. Con voi ci dovrà essere qualcuno che tenga il cane al guinzaglio, e soprattutto state con gli occhi ben aperti, pronti a captare eventuali indicatori di tensione: il cane mangia più rapidamente, vi guarda in tralice, si immobilizza per qualche istante, cerca di bloccarvi perché non vi avviciniate al cibo o all'oggetto posseduto. Appena si manifestano segni di tensione vi consiglio di smettere immediatamente.
Nota: se avete colto segnali di tensione davanti alla ciotola del cibo, fate mettere il cane al guinzaglio prima di chinarvi a prenderla
13. L'arrivo dello sconosciuto.
Chiedete alla persona che vi assiste di uscire, indossare occhiali da sole e un cappello e quindi di bussare. Rispondete dicendo: "Chi è? Avanti!" a voce alta, allarmata. Fatelo entrare e ditegli di muoversi lentamente, con gesti rigidi e le braccia sollevate all'altezza delle spalle, tipo zombie, mentre fissa il cane. Non dimenticare di tenere il guinzaglio, pur senza tirare, nell'eventualità che l'animale si avventi. A metà strada, il presunto sconosciuto si toglierà gli occhiali e cappello e in ginocchio lo inviterà con modi affabili ad andare da lui. E' normale che nella prima fase l'animale si mostri spaventato o protettivo; ciò che conta è appurare se si riprende e assume un atteggiamento amichevole una volta che la persona non costituisce più una minaccia.



 

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