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Il potere educativo del cibo


Lo strumento principale che può aiutare all' educazione "empatica" del cane, detta anche imprecisamente "gentile", è il cibo, con cui si innesca un gioco basato sulla somministrazione di premi alimentari in cambio dello svolgimento di un voluto comportamento, oppure lo si somministra per rinforzare un comportamento voluto preso dal cane naturalmente, senza comando (auto-apprendimento).
Oltre a ciò, il cibo, specialmente durante lo svezzamento dei cuccioli, somministrato direttamente dalle nostre mani, facilita a creare un legame olfattivo, empatico e tattile sin da subito con le persone con le quali il cucciolo vivrà la sua vita da adulto.
Facendo mangiare il cane, le prime volte e oltre se ve ne fosse il bisogno, direttamente dalle mani si sviluppa il rapporto di fiducia reciproca e l'associazione mentale Mani=cibo che si verrà a creare nell'animale, farà si che il cane non associ l'arrivo di una mano verso la sua faccia come una minaccia.
Con questa buona pratica, e le dovute conoscenze cinofile, si possono anche risolvere problematiche legate all'eccessiva timidezza o mordacità, specialmente nei cuccioli.
Il momento del pre-pasto è l'ideale per innescare il gioco dello scambio:
richiesta-comportamento-premio; anche i cani non particolarmente golosi di solito collaborano quando hanno fame.
Non bisogna stressare l'animale: due/tre sedute di cinque minuti di esercizi , ogni giorno, sono sufficienti. Se il cane non si mostra interessato, bisogna interrompere e riprovare successivamente, non stressatelo!!!
 Altrimenti anzichè simpatici-empatici vi renderete antipatici-rompiballe ai suoi occhi!
 
  

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L'estate scorsa si è diffuso largamente l'uso dei tappetini refrigeranti per cani. Funzionano benissimo ma si sono verificati alcuni incidenti mortali. Alcuni cani (rosicchiatori abituali) hanno mangiato il gel refrigerante, contenuto all'interno dei tappetini, e sono morti. Per questo motivo, se il tuo cane è un distruttore abituale di materassini dovresti utilizzarlo solo in tua vigile presenza.

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[...]  L'aggressività predatoria sta probabilmente all'origine delle più gravi forme di aggressione dirette contro gli infanti e dovrebbe quindi godere di maggiore attenzione. Ogni anno, negli Stati Uniti, una decina di bambini muore perchè non si è stati in grado di indirizzare a dovere questo istintivo comportamento canino. Per fortuna l'incidenza di questi eventi è talmente bassa che è più probabile essere colpiti da un mattone caduto dall'alto piuttosto che dover affrontare una tragedia del genere; tuttavia, pur se rara, la cosa può verificarsi. Poichè la reazione naturale di un cane all'entrata in casa di un neonato è di tipo protettivo, l'istinto infanticida sembra alquanto inspiegabile. esiste però una interpretazione: il cane non riconosce subito il neonato come membro del branco, e la tragedia che ne deriva rappresenta un vero e proprio errore di identità. Questa teoria è supportata dal fatto che i neonati colpiti sono quasi tutti nella prima setti

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