BAMBINO. Piccolo umano da incontrare con cautela o da evitare.
LA SITUAZIONE TIPO: il bambino salta sopra il cane o gli tira la coda.
A COSA PENSA IL CANE: "Che maleducato! Le nostre madri sono più severe".
Il consiglio dell'etologo
Il rapporto tra un cane e un bambino è sicuramente un'esperienza preziosa per entrambi che, tuttavia, va opportunamente controllata e indirizzata da parte dell'adulto.
Innanzitutto, non bisogna mai lasciare solo con il cane un bambino al di sotto dei cinque anni, per evitare qualunque situazione critica ai danni di uno dei due. Inoltre, è necessario che sia l'adulto a prendersi la responsabilità dei bisogni del cane pur coinvolgendo in alcune attività il bambino, che non ha ancora la consapevolezza empatica e la diligenza richiesta nell'accudimento. E' indispensabile anche insegnare ai bambini i modi corretti di approcciare un cane evitando comportamenti alla base di fraintendimenti e conflitti.
I bambini sono purtroppo le vittime più frequenti di aggressioni proprio prchè il loro comportamento è spesso inadeguato. Non dimentichiamo poi la loro mole più ridotta, il fatto di avere la faccia a portata di bocca del cane, l'incapacità di autocontrollo, il non rispetto dei tempi e degli spazi dell'animale. Anche la carente organizzazione motoria del cucciolo umano, per esempio l'ipercinesi o la dismetria, sono fonti di malintesi e per questo è indispensabile la presenza dell'adulto. Alcuni cani inoltre non hanno avuto una perfetta socializzazione con i bambini, pertanto il loro correre, la presenza di oggetti in movimento come palloni o frisbee, le vocalizzazioni acute, il buttarsi per terra o il gattonare possono suscitare comportamenti predatori.
Prendendo un cucciola al bambino come regalo di Natale o di compleanno, molti genitori danno un'immagine distorta del cane, assimilato a un giocattolo con cui il bambino pretende di divertirsi. Il bambino diverte il cane ma può anche stressarlo perchè lo stimola in modo eccessivo e non gli permette di avere dei momenti di riposo. Il cucciolo, peraltro, ha bisogno di essere educato e uno dei percorsi pedagogici più importanti è l'educazione alla calma, all'autocontrollo, alla riflessività, alla strutturazione dei comportamenti.
Roberto Marchesini, Jean Cuvelier