Passa ai contenuti principali

Doggy zen




Agli allevatori (1995)

Dopo oltre un ventennio al servizio della cinofilia sportiva con particolare riguardo all'Utilità e Difesa, quale monitore e figurante sui terreni di lavoro, Cinofilocelso, a nome del CUD, si sente in dovere di sollecitare tutti gli allevatori, e soprattutto quelli che hanno a che fare con razze sottoposte a prove tecniche, ad essere più sensibili su un fatto che si è ampiamente dimostrato punto fondamentale nell'addestramento dei nostri amici cani.
Il consiglio è quello di usare particolare attenzione, quando viene ceduto un cucciolo, nel dare ragguagli al proprietario, soprattutto se neofita e quindi inesperto, non solo di tipo igienico sanitario, ma anche di tipo psichico-educativo, indirizzandolo magari anche a centri di addestramento naturalmente seri e preparati, onde facilitare l'instaurarsi di un più corretto e consapevole rapporto tra cane e conduttore fin da quando il cane è cucciolo.
Io ritengo che il cucciolo debba frequentare i terreni di addestramento fin dai tre mesi di età circa; l'esperienza ci ha dimostrato l'estrema positività di questo modo di agire in decine di cani, sia per l'addestramento a scopo educativo privato che per la successiva preparazione agonistica.
I vantaggi di quanto suesposto si possono riassumere in una immediata socializzazione, favorita da un ambiente dove la presenza di umani e di molte razze porta il cucciolo ad imparare che il mondo non è solo limitato all'appartamento o al giardino in cui vive; c'é una stimolazione continua che rinforza e arricchisce il suo carattere; osservando altri cani al lavoro, acquisisce, seleziona tratti comportamentali che si dimostrano poi di grande aiuto nelle successive fasi di addestramento; in questo modo si risolvono automaticamente, per esempio, l'indifferenza agli estranei e allo sparo. In quella "tenera età" poi, l'iniziazione alla pista e al morso crea i presupposti di futuri atleti che apprendono per migliore comunicazione con l'uomo, per automatismo indotto, eliminando, nell'addestramento, la necessità di forti manualità e di costrizioni violente.
Sperando in cuor mio, di avervi dato un buon consiglio, e che anche le vostre esperienze vi portino alle mie stesse conclusioni,
Vi saluto umilmente e molto cinofilmente.
Cinofilocelso

Post popolari in questo blog

I tappetini refrigeranti per cani possono essere pericolosi!

L'estate scorsa si è diffuso largamente l'uso dei tappetini refrigeranti per cani. Funzionano benissimo ma si sono verificati alcuni incidenti mortali. Alcuni cani (rosicchiatori abituali) hanno mangiato il gel refrigerante, contenuto all'interno dei tappetini, e sono morti. Per questo motivo, se il tuo cane è un distruttore abituale di materassini dovresti utilizzarlo solo in tua vigile presenza.

Cani e neonati: istruzioni per l'uso

[...]  L'aggressività predatoria sta probabilmente all'origine delle più gravi forme di aggressione dirette contro gli infanti e dovrebbe quindi godere di maggiore attenzione. Ogni anno, negli Stati Uniti, una decina di bambini muore perchè non si è stati in grado di indirizzare a dovere questo istintivo comportamento canino. Per fortuna l'incidenza di questi eventi è talmente bassa che è più probabile essere colpiti da un mattone caduto dall'alto piuttosto che dover affrontare una tragedia del genere; tuttavia, pur se rara, la cosa può verificarsi. Poichè la reazione naturale di un cane all'entrata in casa di un neonato è di tipo protettivo, l'istinto infanticida sembra alquanto inspiegabile. esiste però una interpretazione: il cane non riconosce subito il neonato come membro del branco, e la tragedia che ne deriva rappresenta un vero e proprio errore di identità. Questa teoria è supportata dal fatto che i neonati colpiti sono quasi tutti nella prima setti...

Il galateo per il cane

  Doggy Zen Giordano e Zeus alle prese col "Doggy Zen" Il "Doggy Zen" è una pratica di seduzione canina volta alla centripetazione, potremmo dire "alla Marchesini". Attraverso l'uso di bocconi succulenti (e successivamente palline, trecce, salamotti,...) si concentra l'attenzione del cane sul conduttore e lo si condiziona a guardare negli occhi lo stesso per richiedere e ricevere il premio. L'esercizio è semplice: come visibile nella foto sovrastante ci si pone dinanzi al cane, che deve conoscere e attuare il comando 'seduto', con bocconi nascosti nelle mani.  Le mani si portano nella posizione della foto; il cane tenderà a tenere lo sguardo sulle mani dispensatrici di cibo, ma, finchè non ci guarderà negli occhi non dovremo dargli nulla. Nel momento esatto in cui il cane ci guarda negli occhi dobbiamo premiarlo col boccone e complimentarlo verbalmente. Non bisogna premiare il cane sempre con la stess...