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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

Puppy class: la finestra di socializzazione

La finestra di socializzazione è quel periodo, che va dal diciassettesimo-ventesimo giorno di vita del cucciolo sino alla dodicesima-quattordicesima settimana dalla nascita. Attorno al 17° giorno il cucciolo comincia a vedere e sentire, cominciando il riconoscimento familiare o imprinting. Ad onor del vero, anche nei primissimi giorni di vita del cane, i sensi attivi (olfatto, gusto e tatto) compiono un riconoscimento/imprinting olfattivo-tattile-gustativo dell'habitat circostante: ed è per questo motivo che presso l' U.S. Army Veterinary Corps, i cuccioli vengono manipolati e esposti agli odori degli uomini sin dal 6° giorno d'età. Del resto non possiamo non ricordare che il cane vive in un mondo fatto prevalentemente di odori. Tra la quinta e la settima settimana c'è il picco della spinta ad avvicinare gli altri esseri viventi, in questo lasso di tempo eventuali esperienze negative con esseri umani e animali non compromettono la naturale socializzazione

Canis lupus familiaris: dall'utilità e difesa al babymorfismo

In un bassorilievo assiro di circa 3000 anni or sono, è raffigurato un così detto cane da guerra: un molossoide guarnito di corazze e spuntoni con il suo conduttore armato di mazza, ma la storia del sodalizio uomo-cane risale alla notte dei tempi. Analisi del dna mitocondriale di ritrovamenti fossili fanno risalire il cambiamento del corredo genetico lupoide, e dunque la nascita del cane, a più di 100.000 anni or sono. Se consideriamo che tale nuovo genotipo, per fissarsi indelebilmente, ha avuto necessità di lungo tempo per generalizzarsi, arriviamo assai indietro nelle ere. Osservando le tecniche di caccia in branco dell'orda lupoide sono nati i primi cacciatori umani organizzati in battuta; se avete dimestichezza con le storie dei nativi americani (e.g.), l'agguato nel canyon, le tecniche di guerriglia, così come le tecniche di caccia sono prese a piè pari dalla società dei lupi. Forse il lupo ha fatto sì che l'uomo si aggregasse in branchi e ne abbiamo imitato in t

Il galateo per il cane

  Doggy Zen Giordano e Zeus alle prese col "Doggy Zen" Il "Doggy Zen" è una pratica di seduzione canina volta alla centripetazione, potremmo dire "alla Marchesini". Attraverso l'uso di bocconi succulenti (e successivamente palline, trecce, salamotti,...) si concentra l'attenzione del cane sul conduttore e lo si condiziona a guardare negli occhi lo stesso per richiedere e ricevere il premio. L'esercizio è semplice: come visibile nella foto sovrastante ci si pone dinanzi al cane, che deve conoscere e attuare il comando 'seduto', con bocconi nascosti nelle mani.  Le mani si portano nella posizione della foto; il cane tenderà a tenere lo sguardo sulle mani dispensatrici di cibo, ma, finchè non ci guarderà negli occhi non dovremo dargli nulla. Nel momento esatto in cui il cane ci guarda negli occhi dobbiamo premiarlo col boccone e complimentarlo verbalmente. Non bisogna premiare il cane sempre con la stess

E la donna creò il cane

E' la notte dei tempi, una donna si aggira fremente di rabbia e disperazione vagando senza meta: è la femmina alfa di una piccola orda tribale che ha appena perso il suo neonato, ucciso da un male ignoto. I suoi seni pregni di latte non consumato aumentano il suo dolore; quand'ecco che ad un tratto viene attratta dai vagiti disperati di alcuni cuccioli di lupo. Giunta sul luogo da dove provengono quei pianti animali scopre dei cuccioli stremati attorno al cadavere della madre, nessuna traccia del resto del branco. L'istinto materno di questa donna trova sublimazione in quei piccoli lupetti in fasce: scelto un cucciolo lo avvicina al seno e prova ad allattarlo, è la fusione di due dolori in un nuovo sodalizio, nasce il maternaggio. Anche se un po' romanzata questa storia è probabilmente la vera scintilla primordiale dell'addomesticamento del lupo e della sua trasformazione in cane domestico. I cani dei villaggi nati dai lupi meno forti che